Continuano i preparativi per il social forum

Loading

Continuano i preparativi per il primo incontro internazionale del Mesopotamian Social Forum, che si terrà a Diyarbakir tra il 28 e il 30 settembre.

Sulla scia dei modelli di Social Forum nati in Europa a partire dal 2001, e parallelamente a quello Turco, creato nel giugno 2005, il Mesopotamian Social Forum è stato costituito nel dicembre 2008 da decine e decine di associazioni e rappresentanti della società civile e della classe politica e sindacale risiedenti nell’area geografica mesopotamica. Sebbene gran parte dei membri del Mesopotamian Social Forum siano infatti impegnati nel movimento curdo di Turchia, il loro obiettivo dichiarato è non fermarsi unicamente a questioni di rivendicazione etnica o nazionale, ma agire piuttosto per la costruzione di un processo di pace, solidarietà e rispetto tra i diversi popoli (Arabi, Armeni, Curdi, Turchi, …) risiedenti nell’area geografica mesopotamica, oggi divisa tra quattro stati nazionali (Turchia, Iran, Iraq e Siria).

L’incontro di fine settembre sarà un’occasione estremamente importante di dialogo e visibilità per le diverse componenti dell’articolato movimento sociale regionale (specialmente in Turchia), che avranno la possibilità di partecipare e assistere a numerose conferenze, seminari e workshop su tematiche di particolare rilevanza per il futuro politico della regione (ecologia, migrazioni, diritti delle donne, petrolio e geopolitica, guerra e antimilitarismo, movimenti LGBT, etc…).

L’importanza dell’evento è stata del resto sottolineata dalla scelta del comitato direttivo del Social Forum Europeo (la cui prossima edizione si terrà nel settembre 2010 a Istanbul) di tenere l’assemblea preparatoria trimestrale del Social Forum Europeo a Diyarbakir tra il 25 e il 27 settembre, facilitando così la partecipazione di numerosi delegati internazionali al Social Forum Mesopotamico.

La portata internazionale delle giornate di Diyarbakir di fine settembre sarà oltretutto assicurata dalla attiva partecipazione di numerosi attivisti europei, i quali si stanno occupando ormai da mesi dell’organizzazione di un campeggio (International Amed Camp) a Diyarbakir tra il 25 e il 30 settembre in prossimità degli spazi del Forum, allo scopo di creare una situazione che favorisca al massimo la convivialità e la condivisione di esperienze e progetti tra attivisti locali e attivisti internazionali.

Per ulteriori informazioni:

http://international-amed-camp.org

Nella sezione Media/Documenti del sito, è possibile trovare le traduzioni italiane dei documenti ufficiali del Mesopotamian Social Forum e dell’International Amed Camp


Related Articles

IL GOVERNO SPAGNOLO CONTRO LA LEGALITA’ DI SORTU

Loading

Era una delle ipotesi più probabili quella di un rifiuto da parte del Governo spagnolo di José Maria Zapatero della

Open Letter to World Women, from Colombian Women

Loading

The guerrillas of the Revolutionary Armed Forces of Colombia (FARC-EP), meeting in the Temporary Zone of La Elvira, Cauca, with

Kolosala: la canción más hermosa – Iñaki Egaña

Loading

Era una noche cerrada como pocas. Apenas percibía las marcas que delimitaban la carretera. Paré en un restop de la autopista lleno de máquinas y estancias cerradas a prueba de asaltadores nocturnos con síndrome de abstinencia. Un café bien cargado. Cuando reanudé la marcha, una lluvia fina golpeaba el cristal del automóvil mientras la niebla se deslizaba por los bordes del camino.

Eché mano a la música para hacer más llevadero el viaje. Los kilómetros fueron cruzando monótonos, cargados de indiferencia. Hasta que llegó una tonadilla que me llamó la atención, recitada por un cantautor caribeño. La había oído alguna otra vez, sin atención, la canción más hermosa del mundo. Demasiado pretencioso para un título, demasiado engreída para ser una canción. Saltó la siguiente y, entre el piano de Antxon Valverde, la letra de Xabier Lete y la voz de Mikel Laboa, olvidé la traza de aquella balada porque lo hermoso acudía en euskara.

Pude recostarme cerca de la cárcel y dormir unos minutos antes de que la claridad de una brumosa y húmeda mañana me sacudiera el semblante, sin estridencias, con la tranquilidad de, una vez más, haber llegado hasta las puertas del presidio. Sin percances. Me hubiera gustado amanecer a tu lado, sentir tu perfume diluido en tu respiración, intuir tu sueño profundo y acariciar tu piel incipiente de arrugas. Recordé por un momento a Mikel Urdangarin cuando cantaba aquello de  “Zure bihotza nire neurrira nola egina dagoen”. Y me invadió ese desasosiego previo al encuentro que sólo con los años sabemos ocultar.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment