Guler Zere rischia di morire in carcere

Guler Zere rischia di morire in carcere

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  Guler Zere ha 37 anni, sta scontando una condanna a 14 anni per essere membro di una organizzazione della sinistra turca.  Quando era rinchiusa nel carcere di Elbistan le è stato diagnosticato un tumore alla bocca e al collo. Oggi Guler ha urgente e costante necessità di ricevere cure adeguate per la sua malattia. Nei giorni scorsi, grazie anche alla pressione dell’opinione pubblica turca e delle associazioni umanitarie, Guler è stata trasportata all’ospedale di Adana, nel reparto per detenuti. Ma ieri ha chiesto di essere riportata in carcere perchè le condizioni igieniche e sanitarie del reparto sono peggiori di quelle della prigione.  L’avvocata della giovane, Oya Aslan, ha confermato che per Guler era più rischioso stare in ospedale. Ma la legale sottolinea anche che la sua cliente ha bisogno di terapie quotidiane e il carcere si trova a un’ora e mezza dall’ospedale. La mamma della giovane per giorni in segno di protesta è rimasta seduta davanti all’ingresso dell’ospedale. Un rapporto medico conferma che la vita di Guler è a rischio e che il successo delle cure dipende molto dalla sua volontà di combattere e dall’assistenza dei suoi familiari. Ma Guler poteva ricevere una sola visita alla settimana e per appena 15 minuti.  
L’associazione diritti umani sottolinea che dall’inizio dell’anno sono morti sei detenuti con probemi di salute. E ribadisce che il trattamento riservato ai prigionieri malati non è per tutti uguale. Infatti alcuni detenuti nel processo Ergenekon, la gladio turca, sono stati rilasciati per problemi di salute. Mentre per i prigionieri politici questa possibilità non esiste.
Maggiori informazioni sul caso di Guler Zere si possono trovare su http://www.gulerzere.net/


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PROCESSO DEMOCRATICO NELLA RISOLUZIONE DEL CONFLITTO

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Dichiarazione sottoscritta dai partecipanti alla Conferenza Internazionale “Processi democratici di soluzione dei conflitti: riconoscimento dell’ interlocuzione e ambito di decisione. Contributo allo sviluppo dello scenario democratico: esperienze di democrazia partecipativa”. Venezia 11 e 12 febbraio 2011

Nella città di Venezia si sono svolti una serie di incontri per discutere della risoluzione democratica dei conflitti.

A queste discussioni hanno partecipato rappresentanti del Sinn Fein (Irlanda), Sinistra Abertzale (Paese Basco), BDP (partito della Pace e della democrazia, Kurdistan turco) e rappresentanti istituzionali da Irlanda, Paese Basco e Kurdistan turco.

I partecipanti hanno raggiunto le seguenti conclusioni generali:

a. Quando esiste in un paese un conflitto radicato di natura politica, la sua soluzione può essere soltanto politica nel pieno rispetto dei diritti umani.

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