25 EUROPARLAMENTARI CON EGUNKARIA
“La libertà e il pluralismo devono essere rispettati “hanno dichiarato 25 europarlamentari di quattro gruppi presenti nell’eurocamera, in una dichiarazione a sostegno del quotidiano basco Egunkaria, chiuso manu mlitari nel 2003 e che in questi giorni ha visto concludersi la fase dibattimentale del processo. Izaskun Blbao, europarlamentare del PNV, ha affermato che questa chiusura non avrebbe mai dovuto esistere. Facendo esplicito riferimento alla attuale presidenza spagnola della Comunità Europea, gli europarlamentari hanno denunciato che “tutta la classe politica spagnola sa che la chiusura di Egunkaria fu antidemocratica, però ne il Partido Popular, ne il Partido Socialista si azzardano a denunciare questa ingiustizia che appoggiarono allora. E’ una vergogna chiudere un giornale basandosi su accuse senza nessun fondamento”. In riferimento alle torture subite dagli arrestati durante gli interrogatori, Raul Romeva dei Verdi-ALE, ha chiesto “maggiore coerenza” alla Unione Europea rispetto alla protezione dei diritti umani. “Denuncia violazioni commesse fuori dall‘Unione, però dovrebbe guardare di più ciò che avviene dentro i suoi confini
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Gli affari della famiglia bin Laden nel Regno Unito
Riproponiamo un articolo sugli interessi della famiglia bin Laden nella city. Il testo è stato pubblicato nel 2003.
Intervenendo ad un dibattito organizzato dal comitato inglese contro la guerra, Mehmet, un profugo afghano, ha ricordato che “nell’assurdità violenta e drammatica di questa guerra condotta da Usa e Gran Bretagna contro il mio paese, c’è una cosa che rende ancora più tragico quello che sta succedendo: bin Laden è un prodotto del vostro mondo, di quel mondo occidentale e civilizzato che oggi spara missili contro la popolazione inerme e ridotta alla fame dell’Afghanistan”.
Ha ragione Mehmet, si è detto e scritto ormai tante volte. Ma la memoria dei “potenti”, come si sa, è corta. Cortissima quella di Tony Blair, alleato di ferro del presidente americano George W. Bush, che promette di “distruggere il terrorismo in maniera permanente e totale” e che lancia la sua “fatwa” civile e occidentale contro bin Laden e il regime dei Taleban che lo proteggono, “un governo retrogrado, che non rispetta i diritti umani e che tratta le donne senza alcun rispetto e in maniera violenta e repressiva”. Anche con i soldi inglesi.