25 EUROPARLAMENTARI CON EGUNKARIA

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“La libertà e il pluralismo devono essere rispettati “hanno dichiarato 25 europarlamentari di quattro gruppi presenti nell’eurocamera, in una dichiarazione a sostegno del quotidiano basco Egunkaria, chiuso manu mlitari nel 2003 e che in questi giorni ha visto concludersi la fase dibattimentale del processo. Izaskun Blbao, europarlamentare del PNV, ha affermato che questa chiusura non avrebbe mai dovuto esistere. Facendo esplicito riferimento alla attuale presidenza spagnola della Comunità Europea, gli europarlamentari hanno denunciato che “tutta la classe politica spagnola sa che la chiusura di Egunkaria fu antidemocratica, però ne il Partido Popular, ne il Partido Socialista si azzardano a denunciare questa ingiustizia che appoggiarono allora. E’ una vergogna chiudere un giornale basandosi su accuse senza nessun fondamento”. In riferimento alle torture subite dagli arrestati durante gli interrogatori, Raul Romeva dei Verdi-ALE, ha chiesto “maggiore coerenza” alla Unione Europea rispetto alla protezione dei diritti umani. “Denuncia violazioni commesse fuori dall‘Unione, però dovrebbe guardare di più ciò che avviene dentro i suoi confini


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PAESE BASCO VERSO UN NUOVO SCENARIO POLITICO

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Pubblichiamo una lettera del presidente del PSE-EE, Jesus Eguiguren, pubblicata oggi dal quotidiano spagnolo El Pais, che ha provocato immediate reazioni da parte dei dirigenti spagnoli del suo partito. Eguiguren, pur essendo presidente del PSE, al governo nella Comunità Autonoma Basca grazie ad un patto con il Partido Popular, ha manifestato in più occasioni il suo dissenso sulla politica di chiusura  nei confronti della sinistra indipendentista basca. Eguiguren è stato protagonista del dialogo con Batasuna fin dal 2002 ed è stato nominato dal PSOE come rappresentante del partito nel dialogo politico del 2006-2007 con Batasuna e PNV. Dopo la presentazione di Sortu, ha sostenuto di essere favorevole a una sua legalizzazione, come del resto hanno fatto i compagni di partito Odon Elorza, sindaco di San Sebastian, e in questi ultimi giorni anche il presidente della CAV, Patxi Lopez. La lettera che oggi pubblichiamo ha già trovato contestazioni da parte del Governo e del PSOE. L’ex ministro della Difesa José Bono ha detto che “Zapatero è più coraggioso che il presidente del PSE”. Il vice segretario del PSOE, José Blanco, che ha detto che non è “una questione di coraggio ma di legalità”. Ramon Jauregui, ministro della Presidenza, e compagno nella direzione del PSE di Eguiguren, risponde che  contro “il terrorismo stiamo facendo le cose con coraggio e bene” . Infine, anche il ministro della giustizia Francisco Caamaño si è affrettato a dire la sua, asserendo che per “il Governo, Sortu è la continuazione di un partito illegalizzato e quindi non può essere iscritto” annunciando un’imminente comunicato del PSE-EE che sancisca la posizione ufficiale del partito. 

POLSO FERMO E MANO TESA – Jesus Eguiguren,

El Pais.“Essere spagnolo non è qualcosa dell’altro mondo”, disse Azaña e gli saltò addosso tutta la destra. Molto prima, Canovas de Castillo disse che “era spagnolo quello che non poteva essere altra cosa”, e gli saltarono addosso i liberali. Io mi sento molto orgoglioso di essere spagnolo, però visto il panorama nazionale mi viene voglia di dire qualcosa di simile. Dopo decenni nei quali la Spagna ha sofferto la ferita sanguinante del Paese Basco, adesso che si intravedono passi decisivi verso la pacificazione, la politica spagnola invece di fare esercizio di responsabilità e prudenza dinnanzi a quanto sta avvenendo, sta vantando la peggiore politica immaginabile. Se si accetta ciò che dice il PP, bene; se si fa ciò che non gli piace, tartassamento e attacco contro il Governo. In materia antiterrorista Zapatero, per mancanza di coraggio, ha optato per non infastidire la destra.

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Ms Teresa Almeida Cravo was one of the judges at the Permanent People’s Tribunal Session on Turkey and the Kurds held in Paris March 16-17

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