by Talking Peace | 2010-05-25 4:10 am
L’ufficiale della Policia Nacional colombiana, Juan Carlos Meneses Quintero, ha accusato il fratello, Santiago Uribe, del presidente della Colombia, Alvaro Uribe, di avere creato e finanziato negli anni 90 una struttura paramilitare che commise diversi crimini con la complicità delle forze di polizia nella provincia di Antioquia. Secondo Meneses, l’attuale presidente che al tempo era senatore, era a conoscenza di questa situazione. La testimonianza dell’ex funzionario di polizia è stata fatta in Argentina dove è rifugiato a causa delle minacce che ha ricevuto. Meneses sostiene che questo gruppo paramilitare si dedicava alla “pulizia sociale” vale a dire l’uccisione di persone accusate di essere “guerriglieri, sequestratori, ladri, spacciatori o semplicemente tossicodipendenti”, e che i comandi della polizia chiedevano di collaborare con questo gruppo. Meneses sostiene che nelle riunioni con Santiago Uribe, quest’ultimo, lo portò nel suo podere denominato La Carolina, per mostrargli dove addestrava i membri del gruppo paramilitare. Nel 2003 Meneses decise di riparare all ‘estero quando constatò che diversi membri di quel gruppo denominato Dodici Apostoli ,venivano eliminati per evitare che rivelassero informazioni sulle attività paramilitari La denuncia del funzionario di polizia giunge pochi giorni prima delle elezioni presidenziali colombiane i cui principali favoriti sono il Ministro della Difesa Manuel Santos, del partito di Alvaro Uribe, e il verde Atanas Mockus.
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