by Talking Peace | 2010-05-18 8:09 am
Sarebbero una cinquantina le vittime dell’attentato che ieri è stato realizzato nello Stato indiano del Chhattisgarh, teatro del conflitto tra il Governo indiano e le popolazioni native “adivasi” facenti parte dei “naxaliti” movimento di ispirazione maoista. Le agenzie di stampa hanno diffuso la notizia che ieri alle 16 ora locale, al passaggio di un autobus con più di cinquanta passeggeri a bordo è stata fatta esplodere una bomba posta sotto il veicolo che stato distrutto. Tra i passeggeri secondo fonti governative vi sarebbero 15 membri delle forze speciali di polizia (SPO) che fanno parte delle migliaia di militari e poliziotti inviati nello stato Chhattisgarh per sedare la rivolta del movimento naxalita. Il governo indiano ha messo in atto una politica di terra bruciata, a partire dalla primavera dello scorso anno, nelle aree dove è presente il movimento naxalita attraverso l’operazione denominata “caccia verde” che viene supportata dalle milizie paramilitari Salwa Judum. Decine le vittime e le espulsioni forzate che hanno provocato l’esodo di 300.000 persone. L’attentato di ieri è stato effettuato poche settimane dopo un’altra azione contro un distaccamento di polizia sempre nel distretto di Dantewada. In quell’occasione morirono 76 poliziotti.
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