ARNALDO OTEGI ASKATU! (VIDEO)
Il Manifesto – Orsola Casagrande Il musicista e autore basco Fermin Muguruza (ex Negu Gorriak e ora anche autore di documentari sulla musica nei paesi arabi, vedi www.muguruzafm.com) ha composto il testo della canzone per la libertà di Arnaldo Otegi ex portavoce di Batasuna in carcere ormai da un anno. Domenica 19 dicembre ci sarà una manifestazione nei Paesi Baschi per chiedere la libertà di Otegi e dei detenuti politici baschi. Interessante notare il cambio di tono dei maggiori quotidiani spagnoli come El Pais rispetto alle recenti iniziative della Izquierda Abertzale, che prosegue nel percorso di ricerca di una soluzione negoziata al conflitto basco-spagnolo.
Il video di Arnaldo Otegi aske! si può vedere qui
Arnaldo Otegi (Elgoibar, 1958) è l’esponente più conosciuto della sinistra indipendentista. Una anomalia per questo movimento politico che ha fatto del anti leaderismo una delle sue prerogative. Ma le dinamiche politiche di questi ultimi anni da parte dello Stato spagnolo hanno attribuito a Otegi un ruolo che travalica la reale rappresentatività. Tra gli interlocutori del dialogo politico del 2006 su Otegi si giocò una partita fin dai primi giorni di quelle conversazioni che si interruppero nel maggio del 2007 dopo mesi di speranze che una soluzione politica al contenzioso basco spagnolo avesse esito. Quattro giorni dopo la dichiarazione della tregua unilaterale da parte di ETA Otegi venne arrestato per una delle diverse inchieste aperte nei suoi confronti. monito che venne rilevato anche dai mediatori internazionali che in una intervista a EL Pais, nell’ottobre dello stesso anno, sottolienarono come quel gesto indicava la scarsa credibilità del Governo Spagnolo nel voler dare corso ad una soluzione definiva al conflitto. Arnaldo Otegi verrà arrestato nuovamente il 18 ottobre 2009 assieme ad altre ed altri dirigenti della sinistra indipendentista su ordine del giudice Baltazar Garzon, con l’accusa di volere ricostituire la illegalizata Batasuna per metter in atto una strategia “agli ordini di ETA” In realtà era nota da tempo la scelta della sinistra indipendentista per una svolta epocale nella sua strategia politica “senza violenza, ne ingerenze” che un mese dopo quegli arresti si concretizzerà nelle dichiarazioni di Altsasu e Venezia (14 novembre) e poche settimane più tardi nel manifesto “Zutik Euskal Herria” (In piedi Euskal Herria), in cui si fa esplicito riferimento al “decalogo Mitchel”, che spianò la strada per la suzione del conflitto anglo irlandese. Dagli areresti del 14 ottobre più di 230 persone sono state arrestate nel paese basco con accuse di appartenenza ad organizzazioni politiche o per “presunta apologia di terrorismo” come rivendicare il rispetto dei prigionieri e prigionieri politiche basche. Otegi, dal suo arresto del 14 ottobre scorso Otegi ha subito altri processi come per l’atto di denuncia per il più longevo detenuto politico in Europa, (30 anni) Jose Maria Sagurdi. Le richieste per la sua scarcerazione sono state respinte nonostante gran parte della classe politica basca e diversi organismi internazionali si siano espressi in tal senso. Tra questi il Foro di Sao Paolo che raccoglie movimenti e partiti della sinistra internazionale. La liberta di Arnaldo Otegi rappresenta un test per il Governo spagnolo sulla volontà democratica per favorire una soluzione al conflitto basco spagnolo. Per questo la campagna messa in atto da diversi cittadini cittadine basche per la liberazione di Otegi si inserisce nel contesto della mobilitazioni che importanti settori della società civile e politica basca stanno realizzando per una soluzione politica al conflitto in cui “tutti i diritti umani e le opzioni politiche siano possibili”.
Related Articles
OTTOMILA KURDI PROTESTANO A BRUXELLES
Ottomila cittadini kurdi sono scesi in piazza a Bruxelles per protestare contro l’operazione di polizia contro RojTv, il 4 marzo.
PKK: Every house and street will be turned into a battlefield
The Executive Council of the Kurdistan Workers’ Party (PKK) released a statement on the Turkish state’s military incursion into northern
JOSEBA SARRIONAINDIA, SCRITTORE BASCO
Joseba Sarrionaindia (1958) scrittore poeta e saggista basco ha vinto il Premio Euskadi della letteratura , che istituisce il Governo della Comunità Autonoma Basca, per il libro “Moroak gara behelaino artean?”. La giuria ha motivato l’assegnazione del premio sottolineando che “era un opera molto solida formalmente, una grande opera, molto documentata, anche nella sua originalità. Passeranno gli anni e l’opera potrà convertirsi in un classico della cultura basca”.
Il libro affronta un epoca quella della guerra colonialista spagnola in Marocco negli anni 20 attraverso la descrizione di personaggi e visioni personali sulle culture e il mondo.
Sarrionaindia è considerato un referente della letteratura basca contemporanea. La sua prolifica opera ha attraversato la poetica il romanzo la saggistica passando per una scrittura letteraria sperimentale. Il suo lavoro è stato riconosciuto non solo dai numerosi lettori e lettrici che attendo la sue opere ma anche dalla critica letteraria come il Premio de la Critica di narrativa in euskera, istituito dalla Asociación Española de Críticos Literarios che concesse il premio a Sarrionaindia nel 1986, por Atabala eta euria (Il tamburo e la pioggia), una collezione di racconti e nel 2001 per Lagun izoztua (L’amico congelato), il suo primo romanzo.
Il premio Euskadi che ha una dotazione di 18.000 euro più 4000 euro se l’opera viene tradotta, non verrà dato a Sarrionaindia secondo quanto è stato annunciato dal Governo di Patxi Loepz. La motivazione è data dal fatto che Joseba Sarrioanidia è profuogo dal 1985 quando fuggi dal carcere di Martutene (San Sebtstian) con Inaki Pikaebea ambedue militanti di ETA. Dal 1985 Sarrionaindia scrive dall’ esilio senza che ufficialmente si conosca dove si trovi.
La notizia della concessione dell’ennesimo premio a lo scritto basco ha sollevato il consueto acceso dibattito sui mezzi d’informazione spagnoli. Curiosamente sul quotidiano della destra spagnola, La Razon, ad un articolo dal titolo “Governo basco concede premio a profugo di ETA”, un lettore commenta laconicamente: “Il Premio della Critica di narrativa in euskera è un premio che concede l’Associazione Spagnola dei Critici Letterari nel’l ambito del concorso annuale del Premio della Critica alla migliore opera in prosa scritta in esukera. Nel 1986 venne concesso a Joseba Sarrionaindia per “Atabala eta euria” e nel 2001 lo concessero un’altra volta per “Lagun izoztua”. Non sarà che è un gran scrittore?”
TRADIZIONE E SINCRETISMO di Joseba Sarrionaindia (1984)
Le attuali culture non sono alberi radicati nella terra che tendono i loro rami al vento senza muoversi dal loro luogo. Oggi, come mai nella storia, il mondo è aperto e ci sentiamo parte non solo della nostra terra natale ma di tutto questo mondo, al quale