ETA: UN ANNUNCIO CHE VIENE DA LONTANO E GUARDA AVANTI

by Talking Peace | 10th January 2011 6:05 pm

Post Views: 3

Loading

Il Governo Zapatero, insediatosi dopo il “suicidio politico” di Aznar nell’ aver attribuito ad ETA gli attentati di matrice medio orientale del marzo 2004 a Madrid, sembra accettare questa formula. ETA nel marzo del 2006 annuncia una nuova tregua che durerà fino al maggio del 2007. Il dialogo sui due tavoli, ETA Governo da un parte Batasuna PNV e PSOE dall’altra, patrocinato da mediatori internazionali, pur paventando possibili soluzioni storiche, non solo su un’ accordo politico ma anche di “uno smantellamento definitivo di ETA”, s’incaglierà sulle resistenze di ambedue le parti a intraprendere la strada di un nuovo scenario senza “violenza né ingerenze”.

La nuova delusione fungerà da elemento determinate per un esteso e profondo dibattito interno alla sinistra indipendentista che considera che il processo democratico, e di conseguenza la possibilità di raggiungere gli obiettivi strategici dell’ indipendenza e il socialismo, necessitano di nuovi strumenti per arrivare a una “accumulazione di forze”. La lotta armata in questa visione non trova spazio. Il dibattito interno, non senza tensioni, porta a prese di posizione sempre più nette “a favore di un processo democratico dove tutte le opzioni possano confrontarsi su un piano di parità e  che non siano condizionate a ingerenze né da violenza”. Una decisione, questa, che scombina le carte dello Stato spagnolo, che sembrava ormai in posizione di forza, con ETA in difficoltà anche per i colpi ricevuti dalle forze di polizia spagnole e francesi e una sinistra indipendentista proscritta dalle competizioni elettorali in virtù delle legge sui partiti del 2002.

È per questo che Madrid agisce. Nell’ottobre del 2009 arresta i dirigenti della sinistra indipendentista che avevano contribuito in modo determinante a questa scelta strategica per un  confronto politico democratico senza violenza. Ma i palesi tentativi di far fallire questa scelta cadono nel vuoto. Le dichiarazioni di Altsasua e Venezia (novembre 2009), il documento Zutik Euskal Herria, l’accordo di Gernika e l’avvallo a questo processo da parte di una ventina di personalità internazionali, la decisione di iscrivere un nuovo partito accettando i principi della Legge sui Partiti che esplicitamente ed implicitamente chiedono a Governo ed ETA di intraprendere la via della soluzione pacifica al conflitto, confermano che la strada intrapresa è senza ritorno.

ETA ne assume  le conseguenze. Accettando, secondo i propri tempi, le richieste avanzate nei suoi confronti. Dopo la dichiarazione di una “sospensione delle azioni armate offensive”, arriva quella delle scorse ore di un “cessate il fuoco permanente, generale e verificabile”. Un copione che ETA sta seguendo alla lettera e che lascia il Governo spagnolo con la responsabilità di togliere il veto a un movimento come la sinistra indipendentista, vera protagonista di questo nuovo possibile scenario di pace e democrazia.

Source URL: https://globalrights.info/2011/01/eta-un-annuncio-che-viene-da-lontano-e-guarda-avanti/