“BARCINA, NON CONTARE SU DI NOI” (Video)
Un comizio della candidata alla presidenza della Comunidad Foral de Navarra Yolanda Barcina di Union del Pueblo Navarro, nella località navarra di Basaburua, a maggioranza della sinistra indipendentista, si è trasformato per l’emittente conservatrice COPE, in “Incidenti alla visita di Barcina a Basaburua”. A parte il chiaro gesto propagandistico, non c’era pubblico solo mezzi d’informazione e Barcina ha parlato con alle sue spalle una scritta sul muro che recitava “GORA ETA”, gli “incidenti “ e che Barcina sia stata “increpada” (in castigliano “riprendere severamente”) lo hanno visto solo i giornalisti dell’ emittente conservatrice. Anche il video del comizio che si trova in rete è titolato “Yolanda Barcina increpada en un acto en Basaburua”. Non è strano, quindi, che i pochi abitanti presenti nella piazza, in silenzio, oltre alla ikurina, la bandiera basca, esponessero un cartello con scritto “non contare su di noi”.
Related Articles
18 LUGLIO: 75 ANNI D’IMPUNITA’ –Gotzon Garmendia, Manuela Sainz
LAU HAIZETARA GOGOAN. Ci fu un 18 luglio 1936 in cui dei militari fascisti si ribellarono contro la legittimità repubblicana
MADRID ORDINA, ROMA UBBIDISCE: ESTRADATI ZURINE, ARTZAI E FERMIN – Marco Santopadre
Radio Città Aperta. In casi analoghi le corti di Nord Irlanda, Gran Bretagna e Francia avevano deciso che non vi erano elementi sufficienti a consegnare a Madrid dei giovani attivisti baschi arrestati nei rispettivi paesi sulla base di un ordine di cattura europeo spiccato dalla magistratura spagnola. Che la persecuzione di Madrid nei confronti dei giovani indipendentisti baschi sia tutta politica e infondata dal punto di vista giuridico comincia ad essere noto anche in quei paesi che pure collaborano, e attivamente, con la cosiddetta “lotta al terrorismo” di Madrid. Ma i magistrati italiani non hanno seguito l’esempio dei loro omologhi di Londra, Belfast e Parigi ed in più occasioni hanno accordato alle autorità spagnole la consegna di Zurine, Artzai e Fermin, tre giovani arrestati a Roma lo scorso 10 giugno mentre si apprestavano a tenere una conferenza stampa per informare i media italiani sulla loro condizione di perseguitati politici. Neanche il fatto che il Procuratore Generale Otello Lupacchini, che nell’udienza in Corte d’Appello dello scorso 8 settembre rappresentava l’accusa, abbia chiesto ai giudici di rigettare la consegna, ha fatto desistere la Cassazione dal respingere il ricorso presentato dallo stesso Lupacchini lo scorso 16 settembre.
End Game for Benghazi Rebels as Libyan Tribes Prepare to Weigh in? – Franklin Lamb
Al Manar. Tripoli, Libya On July 30, the day before this 97.5 per cent Muslim