by Talking Peace | 2011-07-25 7:57 am
Alle 18 l’incontro con Heidi Giuliani e Giuliano Giuliani[1], madre e padre di Carlo. Heidi ci ha riempito il cuore con la determinazione e il suo affetto, parlandoci di Carlo, della loro esperienza con un informazione allineata ai voleri del proprietario di turno. “il g8 oggi è alla Maddalena” ci ha detto heidi ricordando come Carlo venne a manifestare a Torino per la morte di Edo e Sole. Un’intervento toccante che si è tenuto sotto il ritmo insulso dell’elicottero delle forze dell’ordine, che per ore ha sorvolato l’area.
Durante tutto il pomeriggio si è protratta la libera battitura delle rete e dei guard rail. Migliaia di notav hanno frequentato il campeggio/presidio per tutta la giornata e intorno alle 20 hanno dovuto fronteggiare l’ennesima arroganza da parte delle forze dell’ordine, che hano lanciato lacrimogeni e getti d’idranta per dispendere l’assedio continuo al non cantiere. Ad un tratto, come per incanto, il fortino più difeso del mondo si è trovato sprovvisto della sua entrata centrale, e il suo cancello è stato aperto, permettendo l’ingresso di alcuni notav, che sono stati respinti dall’idrante e dal cs in quantità. Incuranti della presenza di centinaia di famiglie, i solerti difensori del partito trasversale degli affari, hanno pensato bene di lanciare i lacrimogeni ovunque, ad altezza d’uomo come all’area del campeggio. Sono riusciti, sparando in faccia a poca distanza a ferire un notav con , fratture naso e mandibola, lacerazioni interne a palato e gengiva, maschera antigas dilaniata. LA democrazia tanto invocata dal politico di turno e tanto ricercata dal giornalista di settore si è manifestata immediatamente con l’uso delle armi e dell’oramai continuo attacco alle persone.
In seguito, per difendere il cancello apetro e per fronteggiare un pavido ntav nascosto nel bosco, le forze dell’ordine sono uscite a fronteggiare i notav e contemporaneamente incuranti del fdanno possibile, hanno lanciato lacrimogeni nel bosco, riuscendio a creare l’ennesimo incendio, che ci augriamo non ci si volgia attribuire anche questa volta. Ne è nato un lungo fronteggiamento, dove il popolo notav non è indietreggiato e solo poi grazie ad un estremo senso di responsabilità, intorno alle 21.30 è stati sciolto.
Dalle 20 un presidio di donne notav si è formato alla baita di Chiomonte, “la notte delle streghe” che ha visto motissime donne di tutte le età maledire il cantiere, sbeffeggiarlo,osteggiarlo con la cratività e la determinazione che solo le donne hanno.
Si sprecano le cronache fatte con il copia- incolla dall’ennesimo comunicato stampa della Questura di Torino, la realtà è sotto gli occhi di tutti. E anche il fortino più difeso a volte…può essere aperto!
Oggi, secondo gli organi di informazione e l’intelligence della Questura, era il giorno in cui i manifestant di Genova venivano in Val Susa. Invece ieri la Valsusa è andata a Genova, trovando braccia aperte in ogni luogo, ed oggi, ancora una volta la Genova dei gas Cs e dell’arroganza di stato, l’hanno portata gli stessi che dieci anni fa massacravano uomini e donne su quel lungomare.
FONTE: http://www.infoaut.org/blog/prima-pagina/item/2186-valsusa-un-altro-giorno-di-scuola[2]
Source URL: https://globalrights.info/2011/07/valsusa-un-altro-giorno-di-scuola/
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