BOMBARDAMENTI TURCHI, ATTACCO PKK, LA GUERRA CONTINUA
Aerei turchi stanno bombardando da questa mattina le basi del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK) nelle montagne del Nord dell’Iraq in risposta agli attacchi simultanei contro obiettivi militari compiuti dai guerriglieri. Negli attacchi sono morti tra i 22 e i 26 soldati mentre almeno 18 sono rimasti feriti. Commando turchi sono penetrati per 3-4 chilometri nel Nord dell’Iraq alla ricerca dei responsabili dell’assalto, ingaggiando scontri a fuoco con gli insorti.
Gli attacchi hanno avuto luogo a Cukurca e Yuksekova, nella provincia turca di Hakkari. Diversi edifici militari sono stati colpiti. Fonti di polizia parlano di un “attacco coordinato e sincronizzato”.
Il premier turco Tayyip Erdogan ha cancellato la sua visita di Stato in Kazakistan. Anche il ministro degli Esteri Ahmet Davutoglu ha cancellato un viaggio previsto in Serbia ed il vicepremier Bulent Arinc, portavoce del governo, sta rientrando dalla Macedonia. Ad Ankara Erdogan ha convocato un vertice antiterrorismo.
Ieri, nella vicina provincia di Bitlis, in un attentato con una mina anti-carro azionata a distanza avevano perso la vita otto persone, cinque poliziotti e tre civili. Dieci i feriti.
Il presidente della repubblica turca, Abdullah Gul, ha avvertito che sarà “grande” e “molteplice” la “vendetta” della Turchia nei confronti di “chi le ha dichiarato guerra”, sottolineando che il Pkk sarà sconfitto. “Vedranno, prima o poi, che nessuno può ottenere nulla con la guerra contro lo Stato turco”, ha detto il presidente a margine di una conferenza a Istanbul.
Related Articles
GERGER: MANO USA NELLA “TURCHIA SECONDO ERDOGAN”
Ankara. Haluk Gerger è docente di scienze politiche e scrittore. Lo incontriamo al termine del summit dello YAS (il consiglio
THE CIZRE REPORT
The report, compiled by the 4 HDP members who visited Cizre for 10 days after the blockade was lifted, collects the narrative from witnesses and attempts to document the list of atrocities perpetrated during the siege
MADRID HA PAURA DELLA POLITICA DI SINISTRA E INDIPENDENTISTA BASCA
Il giorno dopo la illegalizzazione delle 250 liste elettorali Bildu e le reazioni politiche conseguenti si possono avanzare alcune ipotesi