COLOMBIA: LA COMPLICITA’ DEI SOCIALDEMOCRATICI E SCRIVANI AL SERVIZIO DI SANTOS – Nereida Samauma
Per quanto tempo ancora la macabra falsità di Santos, il buono? Non sentite le grida degli assassinati?
Rebelion. Sembra incredibile che tornino a servirci lo stesso piatto avvelenato e noi ce lo mangiamo con gusto
Ogni tanto ci sono “elezioni” in Colombia. Dopo ogni “scelta” rinnovano la faccia del manager dei massacri che favorisce gli affari dell’oligarchia e multinazionali, e che chiamano presidente.
Perché mettere “elezioni” tra virgolette? Perché non sono elezioni reali, sono pantomime macabre di elezioni, il cui unico scopo è quello di legittimare l’orrore. Tutti sanno del “voto con pistola”, della frode e dello sterminio politico esercitato dallo stato colombiano contro l’opposizione politica. Il più innegabile è lo sterminio di un intero partito politico, l’Union Patriotica, con 5000 militanti uccisi dagli strumenti del regime. E lo sterminio degli avversari continua: solo nei primi 90 giorni della presidenza di Santos, 50 oppositori politici sono stati uccisi (dati del Polo Democratico Alternativo, PDA). Elezioni in Colombia sono una farsa macabra la cui vera funzione è quella di legittimare che il genocidio continui, e ingannare non pochi incauti. Dare agli scribi del regime e i socialdemocratici il materiale per costruire nuovi trucchi e propaganda.
Ora ci viene detto che Santos è “diverso da Uribe,” e visto che i fatti dimostrano che NON è diverso, ma è altrettanto genocida, vogliono convincerci della sua presunta “diversità” a colpi di propaganda (Santos possiede un impero mediatico) . Gli scribi del regime e alcuni di quelli che si dicono ‘di sinistra’, ma in realtà sono socialdemocratici impenitenti scrivono i loro pamphlet nei quali cercano di creare questa “differenza” … tutto è virtuale.
In quanto ai governi e le oligarchie della regione, che commerciano molto con l’oligarchia colombiana sanguinaria, anche a loro conviene eliminare il carattere genocida di Santos.
E così, una bugia dopo l’altra, una complicità dopo l’altra, un socialdemocratico dopo l’altro, fanno sì che il genocidio perduri nel tempo .
La strategia Uribe-farandola
Adesso usano i capricci twitteriani dell’ex presidente genocida colombiano Uribe , per migliorare l’immagine dell’attuale presidente genocida della Colombia, Santos. E’ così come il poliziotto buono e il poliziotto cattivo, una strategia nota e che hanno applicato continuamente i torturatori contro i loro torturati. Ovviamente, Santos e Uribe obbediscono entrambi al gran capitale transnazionale, e il loro “disaccordi” sono autentiche messe in scena “alla Goebbels” che servono al regime, con volto attuale..
Ovviamente i mezzi della famiglia Santos, CNN e altri media di destra, utilizzano queste messe in scena del ormai palese genocida Uribe, per migliorare il trucco e rilanciare la figura del genocida Santos. La cosa è così grave che le violazioni commesse dal governo Santos sono tutte nascoste da una ennesima notizia del ex piccolo despota Uribe. Questo circo macabro, assomiglia al ritratto di Dorian Grey. In questa metafora il ritratto che porta i tratti del crimine è Uribe, e il volto liscio di Don Juan che nasconde l’assassino è il volto di Santos. E’evidente che è una strategia della destra nelle sue diverse espressioni, e che ciò che alcuni presentano come “differenze”, “fratture” o “fessure” non è altra cosa che la strategia della oligarchia del torturatore buono contro il torturatore cattivo. In definitiva lavorano assieme, non dimentichiamolo.
I media di destra usano così i capricci di Uribe per coprire la politica criminale di Santos. La cosa triste è che accettino di farlo media che si trovavano nella sfera dei media progressisti,, come tristemente ha fatto Tele Sur. Basta vedere la copertura che ha dato Tele Sur alla notizia delle dichiarazioni del ex presidente brasiliano Lula, nell’agosto 2011, secondo le quali Santos ha convertito la Colombia in un paese tranquillo: ma Telesur non dà nemmeno uno dei dati che evidenziano che queste affermazioni sono false, no, l’unica cosa che fa Telesur è commentare ciò che Uribe scrisse su Twitter. Con media alternativi così andiamo proprio male. Per non parlare degli scrivani socialdemocratici travestiti di “sinistra” in modo cosi sgangherato, se si legge con un minimo di critica, che sembrano una piñata.
Con queste notizie allegre sui capricci di Uribe, fanno passare tra coriandoli e palloncini colorati l’appoggio dei governi della regione al regime genocida della Colombia. Nemmeno una sola allusione alla responsabilità umana di cui si fanno carico questi governi rendendosi complici di un genocidio: per il loro silenzio, lode, commercio propaganda e perfino collaborazione militare con il regime genocida….
Per supportare che l’attuale presidente e il suo ufficio è ugualmente, se non peggiore, genocida che quello precedente ci sono le denuncie delle comunità contadine, indigene, afroamericane, il MOVICE (Movimento delle Vittime dei Crimini di Stato), delle famiglie di sindacalisti assassinati; ma i “tuttologi”, i socialdemocratici scrivani funzionali al regime fanno orecchie da mercante alle grida delle vittime, e continuano ripetendo quale è la tranquillità che si respira con Santos. Alcuni di questi scrivani, s’infiltrano, travestiti, nei mezzi d’informazione alternativi. Sono ipocriti con le mani e l’anima macchiati di sangue. .
E’ trascorso quasi 1 anno di mandato del governo dell’attuale presidente della Colombia, Juan Manuel Santos. Le violazioni dei diritti umani continuano ad aumentare e continua l’aggressione sistematica con gli strumenti legali (polizia) e illegali (paramilitari) dello stato e multinazionali contro la popolazione
Dal 7 Agosto 2010 sono stati assassinati impunemente 34 difensori/e dei diritti umani, 15 dirigenti contadini che chiedevano la restituzione delle terre usurpate con la violenza ai contadini e 27 sindacalisti la maggioranza dei quali della Central Unitaria de Trabajadores CUT , altre migliaia sono stati minacciati di morte. Cresce il dramma degli sfollati e sparizione forzata di persone, continua la pratica di esecuzioni extragiudiziali con 29 nuovi casi nell’anno in corso, la situazione rimane critica nelle carceri dove letteralmente marciscono più di 7 mila prigionieri civili per motivi politici, oltre a più di 500 guerriglieri prigionieri politici, che soffrono anch’essi aberranti condizioni di detenzione. In realtà ci sono più di 7.500 prigionieri politici nelle carceri colombiane del regime dato che rappresenta un “record” . Una quota elevata di responsabilità in questa crisi dei diritti umani è dei gruppi narco-paramilitari la cui esistenza è negata davanti alle telecamere da parte del governo ricorrendo all’alibi di cambiare il loro nome in “bande criminali emergenti”, mentre proseguono le loro azioni criminali in collusione con la polizia in quasi tutto il paese.
ALCUNI NUMERI DEL TERRORISMO DI STATO IN COLOMBIA:
Lo stato colombiano ha l’esercito che riceve il maggior sostegno da parte degli USA, insieme a Israele e l’Egitto: un esercito genocida, lo stesso esercito che con il battaglione della Forza Omega del Plan Colombia, ha responsabilità della maggior fossa comune del continente: 2000 (duemila ) cadaveri di scomparsi.
Vengono uccisi in Colombia il 60% di tutti i sindacalisti uccisi in tutto il mondo da parte della polizia di stato o dello strumento paramilitare delle multinazionali e dello stato.
Colombia ha il ‘record’ di prigionieri politici: 7.500 uomini e donne, la grande maggioranza civili ingabbiati dopo palesi montature giudiziarie.
Il crimine di Stato della sparizione forzata è un altro ‘record’ orribile, la “democrazia” colombiana supera le cifre di tortura e sparizione forzata delle dittature del Cono Sud: l’ONU riconosce almeno 57.200 scomparsi, le vittime reclamano invece 250.000 persone scomparse, in soli 3 anni gli strumenti repressivi dello stato colombiano hanno fatto sparire 38.255 persone (rapporto di Medicina Legale).
Altro ‘record’ della Colombia, essere il paese al mondo con il maggior numero di sfollati, insieme con il Sudan
5,2 milioni di persone sfollate con la forza dallo strumento paramilitare e i suoi massacri, con l’obiettivo di offrire le terre sgomberate al grande latifondo e alle multinazionali: il 40% del territorio è chiesto in concessione dalle multinazionali minerarie.
E’ inumano collaborare con il regime di Santos: farlo è appoggiare il genocidio più drammatico della storia contemporanea del continente americano, è collaborare con l’imperialismo statunitense.
E ‘ora di chiamare le cose con il loro nome: il governo in Colombia è una dittatura mascherata, o almeno un “democratadura” paramilitare, nella quale la farsa delle elezioni è una pantomima macabra quando si sa che gli avversari politici sono stati assassinati, che partiti interi sono stati sterminati dallo stato colombiano, come fece con Union Patriotica. Lo stesso partito di opposizione attuale il PDA ha denunciato 50 assassinati solo nei primi 3 mesi del governo Santos, quando si sa del “voto con una pistola” e della frode e intimidazioni che esercita il terrorifico strumento paramilitare Strumento paramilitare, che impunito, e con le armi dello stesso esercito, s’incarica di assassinare oppositori politici, e massacrare un gran numero di persone dalle zone ambite da multinazionali e latifondo.
E’ necessaria la solidarietà internazionale nel denunciare il regime colombiano e la fine la compiacenza con questo regime del terrore.
L’acme di ipocrisia nella complicità con il genocidio è evidente nel caso della Colombia e le relazioni che gli uni e gli altri vogliono mantenere con impunità morale, guarnendo il signor Santos un’aura che non ha, dato che gli assassinati gridano la verità.
Lo stesso fecero con Uribe all’inizio del suo mandato: e costò sangue, sudore, lacrime e fosse comuni per fare aprire un poco gli occhi al mondo. E quando s’incominciavano ad accettare e intravedere la realtà, bam! ci mettono Santos, con il suo utilizzo mediatico. E allora i governi della regione soffrono di amnesia storica, dimenticando che Santos fu socio inattivo della invasione dell’ Ecuador, dei 3200 omicidi di civili (falsos positivos) in Colombia … e non solo soffre di amnesia storica, ma di autismo totale nel presente: non vedono il genocidio, non lo vogliono vedere, vogliono fare business, …..che questi colombiani torturati non disturbino!!
Come dice un amico, “Sappiamo come questa storia finisce. Sarebbe una commedia questo deja vu storico se non fosse per questo po’ di morti che lasciano disseminati”
Fonte: http://www.rebelion.org/noticia.php?id=133921
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