Sinn Féin set for 12 December Westminster elections

Sinn Féin set for 12 December Westminster elections

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Sinn Féin is set to contest all 18 Westminster constituencies on 12 December after its efforts to form a pact of parties opposed to Brexit failed to get a positive response from other party leaders.

The party is aiming to unseat “an architect of Brexit” in north Belfast, but it also faces a battle to withstand challenges from unionists in Fermanagh-South Tyrone and from nationalists in Derry.

Standing alongside Sinn Féin’s North Belfast candidate, John Finucane, the party deputy leader Michelle O’Neill made clear their intention to target the constituency’s sitting MP, DUP hardliner Nigel Dodds.

“We believe there is a real opportunity in North Belfast to oust someone who has been architect of Brexit, someone who has actively worked against the interests of people who live here on this island, and John Finucane can provide local representation but also will reflect Ireland’s interests in all of this mess,” she said.

Asked about her party’s suggested pro-Remain electoral pact with other parties opposed to Brexit, Ms O’Neill said: “I have had conversations with the other party leaders in terms of how we can maximise the pro-Remain candidates returned in this election, but I suppose it will be for the electorate to pass judgment on that.”

Ms O’Neill said the election is “a welcome opportunity for the people of the north to have their say on the looming disaster of Brexit.

“Westminster is in chaos. It has no answers and no solutions. The Brexit debacle has shown that Westminster cannot, has not and will never act in the interests of the people of the north.”

Sinn Féin MPs have always refused to sign up to the oath pledging allegiance to the British Crown necessary to take up their seats. They have also repeatedly comdemned events at Westminster as focused exclusively on England’s interests.

Ms O’Neill said the election would be an opportunity to “reject the DUP” and the “destructive role” of Westminster. Nevertheless, Sinn Féin’s policy of abstentionism has come in for criticism from their rivals.


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Sinistra Indipendentista, Eusko Alkartasuna Alternatiba: NUOVO ACCORDO PER LA SOVRANITA’ E IL CAMBIO SOCIALE

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Dopo l’accordo strategico firmato a Bilbao nel giugno 2010 tra Sinistra Indipendentista e Eusko Alkartasuna domenica scorsa  a Gasteiz (Vitoria) un nuovo passo è stato compiuto verso la creazione della convergenza per la “sovranità di sinistra e progressista basca”. Ad aggiungersi ai firmatari di Bilbao è arrivata Alternatiba,  una scissione di Ezker Batua, Izuierda Unida basca, che aveva sottoscritto anche la Dichiarazione di Gernika.

Nel palazzo dei congressi Europa, gremito di militanti delle formazioni politiche firmatarie, Pello Urizar (EA), Jone Goirizelaia (SI) e Oskar Matute (Alternatiba) hanno spiegato i motivi di questo accordo.

Urizar dopo aver rivendicato il ”diritto dei baschi ha disegnare il proprio vestito” ha rimarcato che ogni organizzazione pur mantenendo i propri obiettivi e identità lavorare anno in modo congiunto sui punti comuni stabiliti nel documento sottoscritto.

Urizar segnalò che “le organizzazioni firmatarie si compromettono  a perseguire il loro fini unicamente per vi pacifiche e democratiche” includendo “dal alvoro istituzionale alla disobbedienza civile”.

Jone Goirizelaia ha sottolineato che questo accordo arriva in un momento trascendentale dopo che ETA ha preso una “decisione senza precedenti e storica” con l’annuncio della tregua generale, permanente e verificabile.

La rappresentate della SI ha detto che si “è aperto la porta a una nuova fase politica” invitando al lavoro ed  a “essere perseveranti ed attivi” sapendo che non mancheranno “le provocazioni”. Inoltre ha riaffermato che i firmatari di questo accordo difendono tutti i diritti per tutte le persone e la legalizzazione di tutti i progetti politici, aggiungendo che verrà “svelato quanto di mercenario c’è nel conflitto”

Oska Matute è stato incaricato per sviluppare la parte dell’accordo che riguarda il modello socioeconomico. Considerando che “l’economia è il cuore della politica” i firmatari si compromettono nel “porre l’economia al servizio dei cittadini”. Dinnanzi alla dicotomia tra “difendere le persone e i loro diritti o il capitale e il suoi benefici” la scelta sulla prima opzione è inequivocabile. Matute ha colto l’occasione per annunciare l’appoggio di EA; SI, e Alternatiba allo sciopero generale che la maggioranza sindacale basca ha indetto per il 27 gennaio contro la riforma delle pensioni annuncia dal Governo Zapatero.

Euskal Herria ezkerretik

Il documento sottoscritto riguarda le quattro province di Hego Euskal Herria (province nello stato spagnolo)

Di seguito alcuni estratti:

1. Contesto della congiuntura

Euskal Herria si trova attualmente scossa da correnti sociopolitiche e socioeconomiche che incidono direttamente nella violazione dei diritti individuali e collettivi. Questa situazione è generata per tre motivi complementari: le strutture e politiche che hanno generato la crisi sistemica, le carenze democratiche degli stati spagnolo e francese e l’esaurimento dei quadri giuridici.

La ferma volontà di superare gli esauriti quadri giuridico politico attuali, che non rispondono ai desideri della maggioranza sociale del paese, la crisi del sistema socioeconomico e il quadro istituzionale artificiale, che limita i diritti individuali e collettivi della società basca e di Euskal Herria, ci ha portato all’impegno di lavorare in modo congiunto.

Alla negazione del diritto di Euskal Herria a definire il suo futuro come nazione, si unisce una situazione di profonda crisi del sistema, attaccando le basi del welfare state con il pretesto della crisi economica mediante la promozione di misure socioeconomiche regressive che influiscono sulla qualità della vita delle classi popolari.

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