UDALBILTZA PROCESSO E MANIFESTAZIONE
E’ iniziato nella Audiencia Nacional di Madrid il processo contro i 22 imputati del caso Udalbiltza. Gli imputati che hanno risposto solo alle domande dei loro difensori, rifiutandosi di rispondere a pubblico ministero, hanno negato che Ubalbiltza sia stata promossa da ETA o da EKIN e hanno riaffermato che è un organo istituzionale creato per favorire lo sviluppo di Euskal Herria. Gli imputati hanno sottolineato, in questa prima fase processuale, il loro rispettivo ruolo nell’istituzione. Tra questi Xabier Iragorri, ex sindaco di Oyartzun, cittadina della Guipuzcoa, che fu partecipe dell’organismo fin dalla sua nascita. Iragorri ha spiegato che, per esempio, a Oyartzun conoscevano l’esperienza di un altro consorzio, che raccoglie centri educativi, e che li era sembrato un modello che garantiva che la relazione tra i municipi fosse tra uguali e pubblica. “E’una formula d organizzazione legalmente impeccabile”, ha detto Iragorri. Di fatto, la costituzione di Udalbiltza venne pubblicata nel Bollettino Ufficiale e la Corte dei Conti basca approvò che i municipi destinassero fondi all’organismo pari all’1% del bilancio. Iragorri è anche accusato di “malversazione di fondi” in relazione alla gestione del denominato Fondo Basco, al quale una ottantina di municipi baschi destinano lo 0,07% del loro bilancio per progetti in pasei del sud del mondo e per la campagna di raccolta fondi a favore della Zuberoa, provincia basca in Iparralde. Iragorri sottolineando che questi aiuti sono andati a paesi come Cuba, Nicaragua o Sahara, tra gli altri, ha detto: “non si può aiutare Zuberoa, però Cuba si?”. Per Iragorri l’importante è la solidarietà. Alcuni aneddotti hanno confermato quanto paradossale sia questo processo. Come nel caso della deposizione dell’ex consigliera comunale di Pamplona, Expe Iriarte che faceva parte della commissione cultura di Udalbiltza. Riprendendo l’accusa secondo la quale Udalbiltza mirava a creare un governo parallelo l’avvocato ha chiesto a Iriarte se lei era stata “ministro dell’educazione”, domanda alla quale, tra le risa del pubblico, ha risposto di no. Accuse quelle del Pubblico ministero che riguardano anche la creazione di una mappa metereologica per Euskal Herria o di fondare una piattaforma contro il TAV. Il caso di Ion Arbulu è ancor più sintomatico. Non rivestiva cariche istituzionali, necessarie per essere membro di Udalbiltza, ma la accusa imputa a Arbulu di essere membro di EKIN e di pagare i membri di Udalbiltza. Ma Arbul non è mai stato inquisito per la sua presunta appartenenza a EKIN ne citato in alcun processo. Per questo ha laconicamente detto “non so cosa ci faccio io qui”.
Oggi alle 17.30 si svolgerà a Bilbao una manifestazione d’appoggio agli imputati di Udalbiltza. Decine di organismi, forze politiche, associazioni, sindacati hanno dato la loro adesione. A Madrid si è costituita una piattaforma d’appoggio mentre 12 europarlamentari, tra i quali Barbara de Bruyn del Sinn Fein e l’attivista francese José Bové, hanno firmato un documento di denuncia di questo processo
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