ETA, REAZIONI INTERNAZIONALI
Le reazioni alla dichiarazione di ETA sulla fine della su attività armata, sono improntate alla speranza ma anche al realismo di un conflitto politico che non è stato risolto.
Il segretario delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon ha detto di “di condividere la speranza che ETA si impegni a porre finea quello che è stato un triste capitolo per la Spagna”. Ban Ki Moon ha anche reso omaggio “alle più di 800 vittime che la violenza di ETA ha provocato i questi anni. Nessuno di loro, come altre vittime del terrorismo nel mondo, saranno mai dimenticate”. Il ricordo per le vittime è stato presente nel comunicato emesso dall Casa Bianca che ha ricnosciuto al “Governo e popolo spagnolo il coraggio negli sforzi per fare avanzare la liberta in psagn e nel mondo”. L’ex presidente Bill Clinton, da parte sua a utlizzato i termini del comunicato della Conferenza di Donostia sostenendo che “mettendo in atto un rinuncia incondizionata e completa a tutta la violenza, ETA può spianare la strada per conseguire una vita migliore per tutte le persone coinvolte nell’ultimo conflitto armato in Europa”.
E in Europa mentre il presidente della Comissione Europea José Manuel Durao Barroso, esprime in un comunicato la propria “profonda soddisfazione” per l’annuncio di ETA, il Consiglio d’Europa, di cui fanno parte 47 Stati, attraverso il suo segretario generale, Thorbjorn Jagland considera come una “vittoria della democrazia e che il terrorismo non può mai vincere”.
Da parte sua ex primo ministro inglese, Tony Blair che ha sottoscritto la dichiarazione di Donostia, ha definito un “grande momento” la dichiarazione di ETA, aggiungendo che “ci sono ancora molti temi da risolvere” ma che la decisione di ETA è quello più importante” Blair ha anche aggiunto che memore dell’ esperienza del dialogo per risolvere in conflitto angloirlandese è necessario “parlare con il nemico” se si vuole arrivare ad una pace duratura
A ricordare che non ci sono solo le vittime di ETA ci ha pensato Amnesty Internacional che in un comunicato oltre ha chiedere che tutti i membri di ETA compiano dinnanzi alla giustizia richiama alla sue responsabilità il Governo spagnolo. La direttrice del Programma per Europa e Asia Centrale dell’organismo umanitario, Nicola Duckworth sostiene che “questa è anche una opportunità affinché il Governo spagnolo garantisca l’assunzione delle proprie responsabilità per le violazioni dei diritti umani commessi dai membri delle forze di sicurezza e riformi la legislazione e le pratiche antiterroriste che hanno causato queste violazioni o hanno contribuito ad esse”
Related Articles
LA KNESSET BLINDA LA RESITUZIONE DELLE ALTURE DEL GOLAN E GERUSALEMME EST
Gara. Il Comitato Affari Interni della Knesset approvò ieri, per cinque voti contro due, un progetto di legge che dovrà
Il nostro G8 (NoTav a Genova)-Nicoletta Dosio (movimento No Tav)
InfoAut. A Genova, il 22 luglio 2001, ci andammo anche noi, quasi un migliaio di persone, dalla Valle di Susa. Era il giorno dopo l’assassinio di Carlo. La nostra opposizione al TAV durava già da oltre dieci anni. Andammo a Genova contro i potenti della Terra, contro quei grandi interessi che, in nome del profitto, volevano trasformare i luoghi della nostra esistenza in corridoi di traffico per le merci e i viaggiatori del mercato globale, desolati inferni di ferro e cemento, dove tutto passa e nulla rimane, negati agli esseri viventi, alla socialità, al lavoro buono e liberato
Ci andammo anche contro la repressione, le cui immagini ci venivano rimbalzate dai telegiornali. La notizia del giovane ammazzato dalle “forze dell’ordine” aggiunse dolore, indignazione e partecipanti al nostro viaggio .
Tra di noi non c’erano solo militanti, ma anche e soprattutto persone comuni, quelli che, attraverso la lotta contro il TAV, avevano acquisito forza , consapevolezza e generosità.STRATEGIA DELL’ESCLUSIONE
Il PSOE e il PP hanno firmato un nuovo accordo per escludere la sinistra indipendentista basca dalle elezioni. La modifica