Scuola delle Americhe: lezioni di golpe (video)
ARGENPRESS.TV. La Scuola delle Americhe adesso denominata, Istituto di Cooperazione per la Sicurezza Emisferica (SOA/WHINSEC la sigla in inglese), fu istituita a Panama nel 1964 e poi trasferita a Fort Benning (Georgia) nel 1984. Il presidente di Panama Jorge Illueca, descrisse la SOA come “una base per la stabilizzazione della America Latina” ed uno dei principali quotidiani panameni lo definì “La Scuola di Assassini”. La storia conferma queste accuse.
Centinaia di migliaia di latinoamericani sono stati torturati, violentanti, assassinati, scomparsi, massacrati ed obbligati a rifugiarsi da soldati ed ufficiali addestrati nella Scuola. I “corsisti” usciti dalla Scuola hanno perseguitato educatori, organizzatori di sindacati, lavoratori, religiosi, leader studenteschi e poveri e contadini che lottando per i loro diritti.
Durante i suoi 60 di esistenza il SOA ha addestrato più di 61.000 soldati latinoamericani in corsi come tecnica di combattimento, tattiche di comando, informazione militare e tecnica di tortura. Questi graduati hanno lasciato dietro di sé una lunga scia di sangue e sofferenze nei paesi dove hanno operato. Oggi la Scuola delle Americhe addestra quasi cento mila soldati e poliziotti ogni anno.
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PAESE BASCO VERSO UN NUOVO SCENARIO POLITICO
Pubblichiamo una lettera del presidente del PSE-EE, Jesus Eguiguren, pubblicata oggi dal quotidiano spagnolo El Pais, che ha provocato immediate reazioni da parte dei dirigenti spagnoli del suo partito. Eguiguren, pur essendo presidente del PSE, al governo nella Comunità Autonoma Basca grazie ad un patto con il Partido Popular, ha manifestato in più occasioni il suo dissenso sulla politica di chiusura nei confronti della sinistra indipendentista basca. Eguiguren è stato protagonista del dialogo con Batasuna fin dal 2002 ed è stato nominato dal PSOE come rappresentante del partito nel dialogo politico del 2006-2007 con Batasuna e PNV. Dopo la presentazione di Sortu, ha sostenuto di essere favorevole a una sua legalizzazione, come del resto hanno fatto i compagni di partito Odon Elorza, sindaco di San Sebastian, e in questi ultimi giorni anche il presidente della CAV, Patxi Lopez. La lettera che oggi pubblichiamo ha già trovato contestazioni da parte del Governo e del PSOE. L’ex ministro della Difesa José Bono ha detto che “Zapatero è più coraggioso che il presidente del PSE”. Il vice segretario del PSOE, José Blanco, che ha detto che non è “una questione di coraggio ma di legalità”. Ramon Jauregui, ministro della Presidenza, e compagno nella direzione del PSE di Eguiguren, risponde che contro “il terrorismo stiamo facendo le cose con coraggio e bene” . Infine, anche il ministro della giustizia Francisco Caamaño si è affrettato a dire la sua, asserendo che per “il Governo, Sortu è la continuazione di un partito illegalizzato e quindi non può essere iscritto” annunciando un’imminente comunicato del PSE-EE che sancisca la posizione ufficiale del partito.
POLSO FERMO E MANO TESA – Jesus Eguiguren,
El Pais.“Essere spagnolo non è qualcosa dell’altro mondo”, disse Azaña e gli saltò addosso tutta la destra. Molto prima, Canovas de Castillo disse che “era spagnolo quello che non poteva essere altra cosa”, e gli saltarono addosso i liberali. Io mi sento molto orgoglioso di essere spagnolo, però visto il panorama nazionale mi viene voglia di dire qualcosa di simile. Dopo decenni nei quali la Spagna ha sofferto la ferita sanguinante del Paese Basco, adesso che si intravedono passi decisivi verso la pacificazione, la politica spagnola invece di fare esercizio di responsabilità e prudenza dinnanzi a quanto sta avvenendo, sta vantando la peggiore politica immaginabile. Se si accetta ciò che dice il PP, bene; se si fa ciò che non gli piace, tartassamento e attacco contro il Governo. In materia antiterrorista Zapatero, per mancanza di coraggio, ha optato per non infastidire la destra.