FARC, INVITO AL DIALOGO

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TeleSur.Il leader delle Forze Armate Rivoluzionarie de Colombia (FARC), Alfonso Cano, ha fatto un nuovo appello al Governo del suo paese per “cercare attraverso il dialogo e le conversazioni, proposte politiche di diplomazia” che generino una soluzione negoziata al conflitto armato che vive questa nazione con la partecipazione “della maggioranza dei colombiani”. Attraverso di un video diffuso venerdì scorso dalla catena televisiva internazionale araba Al Jazeera e datato luglio 2010, Camo ha rivolto un appello alle autorità governative della Colombia affinché “tra tutti cercare punto di confluenza dove con il concorso della maggioranza dei colombiani possiamo identificare le difficoltà, i problemi, le contraddizioni, e generare a partire da lì prospettive. Percorsi, soluzioni, possibilità” alla situazione armata.

Considerò che è necessario costruire un sistema democratico che “ci dia la possibilità a tutti di partecipare, beneficiare di questa convivenza democratica che impedisca  e chiuda assolutamente tutti gli spazi a questa pratica storica della oligarchia colombiana di utilizzare il crimine come un’arma politica per far tacere gli avversari”.

Cano ha aggiunto che la lotta per una società ugualitaria e veramente democratica ha come fine l’obiettivo “di chiuder le porte alla corruzione,che è generatrice in assolutamente tutte le regioni del paese, di attitudini violente, per chiudere le porte definitivamente nel paese a tutti le nullità che mungono illegalmente il bilancio dei colombiani”.

Cano ha ricordato che la questione centrale della lotta armata in Colombia è per la terra e per questo chiede che vengano restituite ai contadini e indigeni colombiani tutte le terre che “li ha strappato il latifondo, i signori delle haciendas per lo meno negli ultimi anni”.

Trionfo di Santos garantisce continuità alla oligarchia

Sulla vittoria elettorale di Juan Manuel Santos, nelle lezioni presidenziali del 20 giugno scorso, Cano ha detto che garantisce alla oligarchia colombiana continuità nelle sue politiche e strategie, viste nel Governo uscente di Alvaro Uribe, al quale accusa “di stare permeato dal narcotraffico, dalla corruzione amministrativa e dalla impunità”.

A suo parere, Santos cercherà di blindare la cosiddetta “sicurezza democratica del suo predecessore e ricomporre il regime politico che è inzuppato di illegalità e di dare corso alla violenza terrorista”.

Il conflitto armato non rallegra le FARC

Cano ha detto che l conflitto armato che si vive in Colombia non rallegra le FARC. “ A noi non ci rallegra la guerra, a noi non ci rallegra quando sul campo di battaglia ci sono avversai nostri che muoiono, noi abbiamo un sentimento diverso, ci doliamo perché sono nostri fratelli e la maggioranza di loro provengono da famiglie umili”.

Cano invita a costruire un regime politico decente, “ noi aspiriamo a la fatto che le nostre lotte, i nostri sforzi portino la Colombia a costruire con il passare del tempo con il lavoro e la convivenza un sistema sociale egualitario”.

Per questo ha chiesto al governo di Colombia di non aggredire, “vogliamo altre cose, non ci obblighi ad impugnare le armi, oggi stiamo dicendo o stesso, vorremmo cercare le possibilità di costruire una società ugualitaria per il socialismo che aneliamo nella nostra coscienza, attraverso vie politiche.

Cano ha assicurato che se il Governo colombiano continua con la sua politica militare “non ci sarà altro rimedio, la lotta armata continuerà in Colombia fino a quando no raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo preposti”.

Il  dirigente guerrigliero ha ricordato che dal 1964, le FARC “stanno proponendo la necessita di conversare per dare soluzioni politiche a situazioni che stanno generando i conflitti armati, in un modo o nell’altro”.

Ha anche aggiunto che “ci sono stati momenti, dove alcuni Governi hanno reso possibile che si realizzino queste conversazioni che però sono fallite, perché il Governi rappresentanti dell’oligarchia colombiana non sono andati con la volontà di trovare situazioni e soluzioni democratiche”.

Più di dieci guerre al giorno

Alfonso Cano, nel video trasmesso da Al Jazeera, ha spiegato che ci sono dati del conflitto aramato che danno un totale di 312 situazioni di guerra nel mese di maggio di questo anno, vale dire “più di 10 al giorno”.

I bollettini delle FARC nel maggio di quest’anno – ha spiegato Cano – danno un totale di 304 integranti della forza pubblica colombiana morti in combattimento e scontro con noi, 312 situazioni di guerra, più di 10 algiono, più di 250 feriti, molti mutlitai”.

Ha sottolineato che questi numeri sono conseguenza di un conflitto violento tra le FARC e soldati dell’Esercito e le Forze Armate colombiane “che il Governo ha voluto nascondere al paese e al mondo per negare che qui c’è un conflitto complesso di caratteristiche sociopolitiche”

“Stiamo proponendo, una volta ancora, che discutiamo, non  occultate al paese i costi così terribili che sta avendo questa guerra in questo momento,, non occultate al paese i morti che ci sono, figli del popolo colombiano”.

Cano ha affermato che la proposta del bilancio per la guerra dell’anno entrante 2sarà di circa 12 miliardi di dollari, assurdo in un paese con 30 milioni di colombiani che vivono al di sotto della soglia di povertà, per questo continuiamo ad impegnarci per cercare soluzioni politiche a questa situazione”.


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