5 MILITANTI DI ASKAPENA IN CARCERE

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Il giudice dell’Audiencia Nacional, Pablo Rus ha ordinato il carcere per cinque dei sette militanti del movimento internazionalista basco Askapena arrestati lunedi scorso. Walter Wendelin, Gabi Basanez, haritz Gamboa, Unai Vasequez e David Soto sono stati accusati dal giudice di “integrazione a banda armata” cosi come Ruben Sanchez e Itsaso Lekuona per i quali però ha decretato la liberta sotto a cauzione di 5 mila e 10 mila euro rispettivamente. Le accuse nei confronti dei militanti baschi riguarderebbero presunti funzioni di “propaganda di ETA” a livello internazionale. Il lavoro svolto in questi anni da parte delle persone arrestate, in realtà era noto e pubblico. Cosi come è legale l’associazione di cui fanno parte Askapena. L’obiettivo di questa operazione di polizia in realtà sembra avere una funzione di supporto alla iniziativa diplomatica di Madrid. Significativamente il quotidiano spagnolo El Mundo pubblicava ieri la notizia che “il Governo spagnolo ha chiesto a quello degli Stati Uniti di rafforzare la collaborazione per “ridurre l’influenza della sinistra indipendentista” all’estero nell’ambito della lotta contro ETA”. Secondo il quotidiano conservatore “il Ministro degli Esteri Moratinos ha detto che l’ambasciatore spagnolo negli USA, Jorge Dezcallar, ha avuto un’incontro belle scorse settimane, con un’alta carica dell’amministrazione di Barack Obama ha parlato della questione e di fronteggiare la presenza di Al Queda nel Magreb”.


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Arundhati Roy: ‘They are trying to keep me destabilised’

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From The Guardian – The Booker prize-winning novelist on her political activism in India, why she no longer condemns violent

Amburgo 3-4-5 febbraio: modernità capitalista e la questione kurda,

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Sfidare la modernità capitalista, concetti alternativi e la questione kurda. E’ il titolo della tre giorni organizzata da networkaq.net (che raccoglie una serie di associazioni kurde) all’università di Amburgo il 3, 4 e 5 febbraio.
Tre giorni di discussione e scambio teorico e pratico su quanto si sta muovendo a livello internazionale in materia di nuovi modelli di sviluppo e di governance. Una conferenza voluta dai kurdi che nonostante la guerra e la repressione in Turchia continuano a elaborare modelli alternativi di “convivenza” tra nazioni.
A discutere sono stati chiamati tra gli altri Immanuel Wallerstein, Toni Negri, Norman Paech ma anche i baschi della Sinistra Indipendentista impegnati in un processo finora unilaterale per la soluzione del conflitto basco-spagnolo attraverso il dialogo. Ci sarà anche una lecture dell’economista indiano Achin Vanaik mentre il giornalista kurdo Ferda Cetin analizzerà il ruolo dell’islam politico.

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