APPELLO DEL BDP KURDO SUI CAMPI PROFUGHI SIRIANI IN TURCHIA
Il rapporto della delegazione del BDP preparato a seguito di interviste con le autorità locali e i rifugiati ha riscontrato i seguenti problemi:
* I rifugiati hanno perso il contatto con il territorio locale e le loro libertà sono soggette a restrizioni. E’ un isolamento che andrà a provocare inevitabilmente casi traumatici non recuperabili se prolungato.
* I rifugiati non sopportano sintomi osservabili di paura e ansia causati dalla violenza a cui sono stati esposti si recente.
* Le autorità statali definiscono costantemente queste persone come “ospiti” nonostante il fatto che documenti internazionali li qualifichino come rifugiati. Questo approccio porta a una perdita di status e significa ignorare le responsabilità attribuite alla Turchia dai trattati. Le responsabilità legali sono trascurate.
*Nonostante la carenza di una sistemazione tecnica positiva del campo, il tempo caldo potrebbe causare seri problemi di salute ai rifugiati che sono ancora alloggiati in tende.
* Nonostante vari canali televisivi abbiano trasmesso finora numerose immagini e video dei rifugiati, la gestione del campo ha chiuso una parte considerevole del campo durante la nostra visita, non permettendoci di intraprendere osservazioni e analisi. La nostra delegazione non ha trovato questo tipo di approccio “convincente”.
APPELLO ALLA TURCHIA, ALLA SIRIA E ALLE POTENZE INTERNAZIONALI
Nel proporre un appello alla Turchia, al governo del’AKP, allo stato siriano, alle potenze e alle istituzioni internazionali, la delegazione del BDP ha affermato quanto segue:
* “E’ inaccettabile usare i rifugiati siriani per tornaconti politici.
* Il Governo siriano dovrebbe trasformarsi in un governo democratico approvando modifiche legislative e costituzionali basate su principi democratici. Gli organismi giudiziari e legislativi sotto il governo quarantennale di Assad e del partito Baath sono estremamente deboli in Siria e il popolo deve affrontare seri ostacoli riguardo ai propri diritti e libertà.
* L’Alto Commissariato delle nazioni unite per i Rifugiati (UNHCR) dovrebbe fornire fiducia e sicurezza a queste persone davanti alle istituzioni internazionali e metterli in condizione di ritornare in patria o di condurre una vita più salubre in condizioni più sane e umane. Ogni comportamento superficiale potrebbe causare danni seri alla salute e problemi sociali, in particolare i casi traumatici
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