Le ultime parole di ?îrîn Elemhulî, impiccata in Iran

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Vogliono che collaboro con loro.  Dopo molto tempo, prima del 2 maggio 2010 mi hanno trasferito per un interrogatorio nella sezione 209 del carcere  e ho dovuto ascoltare le loro accuse prive totalmente di fondamenta.  Volevano che collaborassi e cosi avrebbero sospeso la sentenza. Follia. Non c’era nulla da dire oltre alle cose che avevo già detto. In fin dei conti volevano che io ripetessi davanti alle telecamere quello che loro mi dicevano.  Io, però, non ho accettato.  Alla fine ha affermato colui  che si occupava delle mie eventuali dichiarazioni: ” Abbiamo cercato di aiutarti, ma visto che la tua famiglia non è disposta a collaborare siamo arrivati a questo punto.” A questo punto mi detto che non mi avrebbero rilasciato, ma che mi avrebbero impiccato.”


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