Le ultime parole di ?îrîn Elemhulî, impiccata in Iran

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Vogliono che collaboro con loro.  Dopo molto tempo, prima del 2 maggio 2010 mi hanno trasferito per un interrogatorio nella sezione 209 del carcere  e ho dovuto ascoltare le loro accuse prive totalmente di fondamenta.  Volevano che collaborassi e cosi avrebbero sospeso la sentenza. Follia. Non c’era nulla da dire oltre alle cose che avevo già detto. In fin dei conti volevano che io ripetessi davanti alle telecamere quello che loro mi dicevano.  Io, però, non ho accettato.  Alla fine ha affermato colui  che si occupava delle mie eventuali dichiarazioni: ” Abbiamo cercato di aiutarti, ma visto che la tua famiglia non è disposta a collaborare siamo arrivati a questo punto.” A questo punto mi detto che non mi avrebbero rilasciato, ma che mi avrebbero impiccato.”


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LA NATO FUGGE DALLA PROPRIA MISSIONE – Thierry Meyssan

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Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SUPERVICE

Reseau Voltaire. Dopo 150 giorni di bombardamenti, la NATO ha raso al suolo numerose infrastrutture, ma non ha ancora ottenuto un risultato effettivo. Questo insuccesso è imputabile all’assenza di una riflessione strategica preliminare. La NATO ha creduto di poter applicare in Libia il metodo classico che aveva concepito per altri scenari naturali. Si trova smarrita di fronte a un caso particolare. La più grande alleanza militare della Storia, che era stata formata per affrontare l’URSS e che poi aveva sognato di diventare il gendarme del pianeta, non ha azzeccato la sua riconversione.

Una vittoria o una disfatta militare si giudicano dagli obbiettivi di guerra che si erano prefissati. Nel caso dell’intervento della NATO in Libia, c’era un mandato delle Nazioni Unite, la protezione dei civili, e un scopo, allo stesso modo ufficiale ma fuori dal mandato, quello di cambiare il regime politico il paese. 

Dopo quasi 150 giorni di guerra, la NATO non è riuscita a scuotere le istituzioni libiche. Tenuto conto della sproporzione delle forze, bisogna ammettere l’insuccesso militare e farsi delle domande sulla strategia adottata.

BISKY DELLA SINISTRA EUROPEA: SOLO CON IL DIALOGO LA PACE IN TURCHIA

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Lothar Bisky, della tedesca Die Linke (la sinistra), è anche presidente del GUE, il gruppo della sinistra al parlamento europeo.

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