PAESE BASCO: GIRO DI VITE LEGISLATIVO

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Il ministro di Giustizia spagnolo, Francisco Caamaño, interpellato sul recente comunicato di ETA, ha ricordato  che la posizione del Esecutivo spagnolo è stata chiara e precisa e che è sua intenzione che chi non condanna esplicitamente la violenza e non abbandonino questa forma di agire non potranno essere presenti nelle istituzioni. “Come abbiamo fatto altre volte applicheremo con rigore legge affinché si compia”, ha detto il ministro spagnolo. Non solo. Caamaño, ha voluto chiarire il senso della “democrazia spagnola” assicurando che, se fosse necessario “ si appronteranno modifiche legislative una volta di più “per assicurare che alla Democrazia spagnola che negli organismi rappresentativi ci saranno solo democratici”. Rispetto al ruolo che potrà giocare Eusko Alkartasuna, che ha sottoscritto un accordo di collaborazione strategico con la sinistra indipendentista, il ministro ha insistito che il Governo utilizzerà tutti gli strumenti che stabilisce la Legge.

Caamaño, ha ricordato, comunque, che esiste una giurisprudenza del Tribunale Costituzionale – riferendosi probabilmente alla sentenza di legalizzazione della lista Iniciativa  Internacionalista dopo la sua messa al bando da parte del Tribunal Supremo – come conseguenza di anteriori processi elettorali e che si sta lavorando nel Congresso su di essa per adeguare la legislazione elettorale.

“Crediamo che lo potremmo fare adeguatamente e mantenere un equilibrio tra la nostra fermezza e il rispetto dello Stato di Diritto e a quanto ha stabilito la Corte Costituzionale”


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