2010 HAITI: LA VERITA’ SCOMODA

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“Il peccato originale di Haiti sulla scena internazionale fu la sua liberazione. Gli haitani commisero un crimine inaccettabile nel 1804: un crimine di lesa maestà in un mondo agitato. Occidente era un mondo di colonialismo, schiavitù e razzismo la cui ricchezza si basava sullo sfruttamento delle terre conquistate. Per questo il modello rivoluzionario haitiano spaventò le superpotenze. Gli Stati Uniti non riconobbero ‘indipendenza di Haiti fino al 1865. E Francia esigé il pagamento di un riscatto per accettare questa liberazione. Fin dall’inizi, l’indipendenza fu compromessa e condizionò lo sviluppo del paese. Il mondo non ha mai saputo come trattare Haiti, e quindi finì per ignorarlo. Questo comportò duecento anni di solitudine di Haiti sulla scena internazionale. Attualmente, l’ONU ha applicato ciecamente il Capitolo 7 della sua Carta; dispiega le sue truppe per imporre la sua operazione di pace. Non risolve niente e addirittura peggiora le cose. Si vuole convertire Haiti in un paese capitalista, una piattaforma di esportazione per il mercato statunitense”

“In due mesi completai una missione di due anni ad Haiti. Per rimanere qui e per non venir soprafatto da ciò che vedevo mi dovetti creare una serie di difese psicologiche. Volli continuare ad essere una voce indipendente nonostante il peso dell’ organizzazione che rappresento. Rimasi perché volevo esprime i miei profondi dubbi e dire al mondo che “ya basta”. E’ ora di smetterla di giocare con Haiti”

Ricardo Seltenfus, rappresentante speciale della Organizzazione degli Stati Americani (OSA), in una intervista rilasciata al giornale svizzero Le Temps il 20 dicembre 2010. Il giorno dopo verrà destituito dal suo incarico.


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