ETA IN TREGUA, MAGISTRATURA ATTACCA

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Zapatero lo aveva detto “non abbasseremo la guardia” E così è stato. Il giorno dopo l’annuncio di ETA di una “tregua permanente generale e verificabile”, la guardia civil in collaborazione quella francese ha arrestato questa mattina a Zarauz e Ciboure due giovani baschi Itxaso Urtiaga Valderrama e Iraitz Guesalaga. Le accuse? Aver fornito corsi d’informatica a militanti di ETA e la formazione di militanti di ETA e FARC in Venezuela. Almeno questo è quanto riporta il quotidiano El Pais nella sua edizione on line. Un operazione che sa molto di propaganda. Secondo il quotidiano di Madrid, infatti, la Guardia Civil “stava cercando da mesi a Guesalaga”. Una bufala poiché il giovane basco lavora come informatico presso una ditta di Ciboure e conduce una vita alla luce del sole, come denuncia in un comunicato il movimento . Lo stesso vale per Itxaso Urtiaga studentessa di Filosofia a San Sebastian.  I nomi dei due giovani sarebbero apparsi nei documenti trovati in possesso di Francisco Javier López Peña “Thierry” arrestato in Francia nel maggio del 2008. Le operazioni sono state coordinate dalla giudice antiterrorista francese  juez antiterrorista francese Luerence Le Vert,  dal giudice del Audiencia Nacional  , Fernando Grande Marlaska. Ha confermare come le direttive del Governo spagnolo vengano eseguite puntualmente dalla magistratura è arrivato ieri sempre in coincidenza con il comunicato di ETA e due giorni dopo la enorme manifestazione per i prigionieri politici baschi a Bilbao la richiesta dell’apertura di un procedimento giudiziario contro gli organizzatori della manifestazione di Bilbao per presunta “apologia di terrorismo”. L’azione è della Procura della Audiencia Nacional diretta da Javier Zaragozza la quale  rivolto questa petizione al giudice sempre dell Audiencia Nacional Pedraz che aveva autorizzato la manifestazione di Bilbao. Secondo la procura durante la manifesti zone sarebbero stati lanciati slogan “ consueti dell’organizzazione ETA” ed esposto fotografie di prigionieri baschi.


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SORTU IRROMPE NELLO SCENARIO POLITICO BASCO

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Oscurato dall’ondata (improvvisa?) di rivolte popolari nel Magreb e mondo arabo il processo politico basco continua sulla difficile strada della democrazia, una democrazia politica ancora da costruire. Sortu, la nuova formazione politica nata dal dibattito interno alla sinistra indipendentista basca è una dimostrazione di forza. La forza di accettare un terreno, quello imposto dalla legge spagnola sui partiti del 2002, che con l’avvallo del Tribunale Per i Diritti Umani di Strasburgo conferma come le politiche securitarie che dominano l’azione degli Stati nel mondo, abbiano condizionato la giurisprudenza spostando l’ago della bilancia verso un arretramento nelle conquiste dei diritti civili che faticosamente erano state raggiunte dopo decenni di battaglie in Europa. Sortu è di fatto la dimostrazione che sul terreno politico la sinistra indipendentista è pronta a lanciare la sfida democratica del confronto tra diverse, e in alcuni aspetti antagoniste, opzioni politiche. Lo fa assumendo il “rifiuto di qualsiasi forma di violenza a sostegno di un progetto politico, inclusa quella di ETA”. Una dichiarazione contenuta nei suoi statuti che è unica nel suo genere. Nessuna forza politica si è assunta questa responsabilità di dichiarare formalmente questa considerazione della violenza politica. Cosa impossibile del resto. PSOE e PP con il loro bagaglio di “violenza per imporre le proprie opzioni politiche”  passate e presenti GAL e franchismo, Iraq, Afganistan tanto per citarne alcune non possono permettersi di sostenere quanto la sinistra indipendentista basca ha fatto.

Al musicista kurdo Ferhat Tunç il Freemuse Award 2010

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E’ il cantautore kurdo Ferhat Tunç il vincitore del premio Freemuse per il 2010. Il cantautore, nato a Dersim, è

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