Consigliere kurdo ucciso da arma da fuoco

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L’autopsia sul corpo del consigliere provinciale Yildirim Ayhan del BDP rivela che l’amministratore è stato ucciso da un’arma da fuoco e non da una bomba lacrimogena. La manifestazione degli Scudi Umani di oggi 28-08-2011 di Çukurca era stata violentemente attaccata dai soldati con massiccio uso di lacrimogeni e verso le 11 di stamattina due manifestanti erano stati feriti in modo grave; uno di essi, il Consigliere Provinciale Yildirim Ayhan del BDP, era stato portato in elicottero prima all’ ospedale di Çukurca e poi a quello di Van, dove era deceduto verso le ore 15. Dopo l’iniziale annuncio della morte a causa di bomba lacrimogena, verso le ore 19 è giunta la notizia che l’autopsia aveva invece portato ad altre scoperte: “In un rapporto di autopsia di tre pagine, è stato accertato che la morte di Ayhan è stata connessa ad una emorragia interna ed esterna sopraggiunta ai polmomi ed al cuore assieme alla rottura delle costole in conseguenza di una ferita da arma da fuoco. […] Il testo dell’autopsia dice: «Dalla cavità toracica è stato estratto un corpo estraneo metallico di forma cilindrica di 8×4 cm. ed un coperchio di plastica blu di 1×1 cm. Nel punto di unione dei lobi inferiore e mediano del polmone, e tra i lobi, è stata osservata una zona bruciata marrone e nera di circa 3×3 cm.. Si è osservato che il pericardio esterno al cuore era frammentato»”.


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ARNALDO OTEGI: ALLEANZA STRATEGICA INDIPENDENTISTA E PROGRESSISTA

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RES PÚBLICA ha ottenuto una intervista in esclusiva con Arnaldo Otegi. In carcere dal 13 ottobre del 2009 accusato assieme ad altri  otto esponenti della sinistra indipendentista di contribuire alla elaborazione del documento di discussione nella sinistra indipendentista che è stato approvato alcune settimane fa. In esso si sancisce le vie esclusivamente politiche e democratiche per la costruzione, senza alcun tipo di violenza ed ingerenze, di un processo democratico. Un altro punto qualificante del documento è la creazione di un polo progressista e di sinistra indipendentista.

D: Il Tribunale di Strasburgo ha sancito l’illegalizzazione di Batasuna approvando, di fatto la Ley de los Partidos. A cosa attribuisce questa decisione? E’ la giustizia della Unione Europea cosi politicizzata come lo nello Stato spagnolo?

R: In primo luogo dobbiamo segnalare che se anche è vero che ci ha deluso profondamente questa decisione, è una decisione che ci aspettavamo. Ci ha deluso, in primo luogo, perché giuridicamente è una sentenza povera, poco argomentata e che ha sorpreso molti esperti in diritto per la sua scarsa costruzione giuridica, un fatto non abituale nella Corte di Strasburgo. Questo dato e che non fosse stata accettata per essere discussa nella Grande Camera (composta da 17 giudici ndt), nonostante fosse stata la stessa sezione del tribunale che decise di accogliere la denuncia a proporre  il trasferimento della causa alla Grande Camera vista la sua importanza (fatto questo a cui si oppose il regno di Spagna), ci porta a dire che ci sono state grandi pressioni da parte dello Stato spagnolo che hanno potuto influire in questa decisione. Noi sappiamo che per lo Stato spagnolo il conflitto politico basco è la principale questione di stato incluso a livello internazionale. Inoltre lo Stato spagnolo non è uno Stato che si caratterizzi per il suo rispetto verso istituzioni internazionali ed i principi d’indipendenza dei poteri giudiziari etc. Il profilo delle persone che abitualmente vengono nominate come giudici della Corte di Strasburgo lo testimonia; l’attuale giudice prima di essere nominato aveva collaborato con il PSOE o la Fondazione per la Libertà. Ed il suo predecessore era stato in precedenza rappresentante dello Stato nella Corte. Certamente non va a nominare giudici di riconosciuto prestigio ed imparzialità per esercitare una carica come è il caso di altri stati con un’ ampio trascorso democratico. Inoltre il fatto che non si senta vincolato dalle decisioni della

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