BOLIVIA: PENSIONI A 58 ANNI

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Nonostante i problemi sociali presenti nel paese il Governo boliviano ha attuato un serie di misure economiche e sociali che lentamente cercano di migliore le condizioni di vita di uno dei paesi più poveri dell’America Latina. Lo sciopero generale ad oltranza indetto dalla potente organizzazione sindacale COB è fallito. Tra i motivi dello sciopero sono gli aumenti salariali e la riforma delle pensioni: la scarsa adesione alle manifestazioni e all’astensione dal lavoro si deve sia al considerevole consenso che ancora gode il governi di Evo Morales sia per l’inizio di una dialogo tra Governo e COB che è stato vissuto come contradditorio da molti lavoratori rispetto ad un azione cosi radicale come lo sciopero generale ad oltranza. Il Ministro de Hacienda boliviano, Luis Arce ha annunciato al termine dei primi incontri Governo COB, che la nuova legge sulle pensioni permetterà di andare in pensione a partire dai 58 anni rispetto ai 65 che prevedeva la legge del 1996. Arce ha anche aggiunto che i minatori avranno un riconoscimento extra potendo andare in pensione a 56 anni e quelli che hanno lavorato almeno 10 anni all’interno delle miniere potranno andare a 51 anni. E’stato anche creato un fondo di solidarietà per incrementare le pensioni (circa 130 dollari) che porterebbe le pensioni a 300 dollari.


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