SCIOPERO GENERALE IN EUSKAL HERRIA
Lo sciopero generale indetto dalla maggioranza sindacale basca, ELA, LAB, ESK, STEE-EILAS, HENE, Hiru per il 29 giugno contro la rifroma del mercato del lavoro approvata dal Governo Zapatero ed avvallata dai Governi autonomi della CAV e della Navarra era stato annunciato dopo la manifestazione di migliaia di lavoratori che si è svolta domenica scorsa a Bilbao. La manifestazione indetta per reclamare sovranità nelle relazioni del lavoro proponeva una della misure che i sindacati baschi considerano necessaria per affrontare una politica governativa iniqua che salvaguarda le grandi corporazioni e ricchezze a scapito dei lavoratori dipendenti e delle classi popolari in generale. Lo sciopero hanno sottolineato i leader sindacali baschi è contro “un riforma che è la peggiore dalla Transizione (1976) ad oggi”. Significativo il tentennamento dei sindacati di ambito spagnolo che in questi decenni hanno avuto un ruolo importante nel avallare molte delle riforme del mercato del lavoro che tra le altre conseguenze, ha portato la Spagna ad essere, ciclicamente, uno dei paesi europei con la più alto tasso di disoccupazione e di precariato. Pur avendo contestato i pacchetto di misure economiche e di riforma del mercato del lavoro, CCOO e UGT minacciano o sciopero generale ma non concordano ancora sulla data. Solo CCOO ha voluto non rimanere indietro in Euskal Herria convocando uno sciopero generale nelle province basche lo stesso giorno, il 29 giugno, della maggioranza sindacale basca, ma “non avvallando le stesse rivendicazioni” si sono affrettati a dire i rappresentanti del sindacato spagnolo
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