IL PKK ANNUNCIA TREGUA UNILATERALE

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Il PKK (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) ha annunciato oggi, 13 agosto, un nuovo cessate il fuoco unilaterale. La tregua rimarrà in vigore fino al 20 settembre. In una dichiarazione scritta il PKK sostiene che la tregua unilaterale è stata dichiarata per dare una nuova possibilità alla pace attraverso la costruzione di un processo di pace. Il PKK sostiene che si limiterà ad azioni di difesa, mentre rinuncia ad attaccare l’esercito turco fino al 20 settembre. Nella dichiarazione il Partito Kurdo sostiene anche che questa nuova tregua offre al governo turco un’altra possibilità di lavorare seriamente e in maniera genuina a una soluzione pacifica del conflitto. Nel suo comunicato il PKK chiede anche al governo turco di sospendere le operazioni militari in atto in tutto il Kurdistan. Il PKK chiede anche il rilascio degli oltre 1700 prigionieri politici kurdi. “Il governo turco – si legge ancora nel comunicato – deve elaborare un progetto di coinvolgimento del nostro leader, Abdullah Ocalan, nel processo di pace”. Ancora il comunicato chiede l’abbassamento della soglia elettorale che in Turchia è del 10%.

Infine un appello alla comunità internazionale, e in particolare alle Nazioni Unite, perchè giochi un ruolo attivo e costruttivo nel processo di pace.

Il PKK aveva interrotto la tregua unilaterale che durava da 17 mesi, il 1 giugno di quest’anno. Dal primo giugno oltre 200 persone tra guerriglieri e militari hanno perso la vita in combattimento.

 


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ENTREVISTA DESDE PRISIÓN

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Pubblichiamo l’intervista uscita su Gara a Arnaldo Otegi.

«El tiempo corre a nuestro favor, seguir acumulando fuerzas es lo importante»

Arnaldo OTEGI I
Fermin MUNARRIZ I

Desde la última entrevista concedida por Otegi han pasado muchas cosas en Euskal Herria hasta llegar al vuelco del 22-M. Sin embargo, el escenario sigue sin normalizarse, y la mejor prueba es que en ocho días se sentará de nuevo en el banquillo de la Audiencia Nacional junto a siete compañeros. Otegi remarca que la nueva estrategia de la izquierda abertzale ha sintonizado con el pueblo y está logrando grandes avances, pero aboga por «seguir sumando fuerzas, en términos tácticos y estratégicos».

Hace apenas un mes el mapa institucional vasco experimentó un gran vuelco tras la irrupción de Bildu como fuerza legal. Sin embargo, en sólo ocho días la Audiencia Nacional española juzgará la apuesta política de la izquierda abertzale sentando en el banquillo a ocho personas por el «caso Bateragune», entre ellas Arnaldo Otegi. Una situación aparentemente contradictoria que hace más relevante aún la opinión de Otegi, aunque sea a través de las limitaciones impuestas por las circunstancias de la prisión -donde lleva casi dos años-. El cuestionario remitido por GARA comienza precisamente por el análisis de la situación actual y del resultado del 22-M, y llega hasta el juicio que empezará el 27 de junio, pero las respuestas suponen sobre todo una mirada de largo alcance sobre el proceso vasco.

OCALAN: AUTONOMIA DEMOCRATICA, RICONOSCIMENTO POLITICO

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Nel suo incontro settimanale con gli avvocati, il leader del PKK, Abdullah Öcalan, ha affermato che la dichiarazione sulla “Autonomia

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