NUOVI ARRESTI E DENUNCIE

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Altri arresti oggi in due diverse operazioni dopo quelli di questa mattina che hanno portato alla arresto di dieci persone. A Baiona sono stati arrestati dalla polizia francese Igor Uriarte e Aiala Zabala sulla base di due mandati di cattura europei emessi dalla Audiencia Nacional spagnola. A Andoain invece è stato arrestato dalla polizia autonoma basca, Ertzantza, Urtzi Azpiroz giovane basco accusato di azioni di kale borroka (azioni di sabotaggio) nel 2002 oltre alla accusa di “appartenenza a Segi”. Intanto ci sono reazioni agli arresti di questa mattina in Navarra e Alava. Per la sinistra indipendentista “lo Stato ha paura delle parole e per questo usa la violenza sistematica” mentre per Eusko Alkartasuna questa operazione cerca di “intralciare il processo irreversibile aperto”. Aralar oltre a denunciare che “gli arresti non rispondono alle petizioni contenute nell’Accordo di Gernika” esigendo il suo compimento, ha reclamato “con più forza che mai” che “agli arrestati vengano rispettati tutti di diritti” Diritti che l’Ararteko (Obudsman) della Comunidad Autonoma vasca, in una relazione sulle denuncie di torture o maltrattamenti ne constata la carenza – osservata da diversi organismi di prevenzione – nel “sistema di garanzie” che, in teoria, deve applicarsi a tutte le persone arrestate durante il regime di in comunicazione. Tra le misure contestate vi è appunto l’incomunicazione per un massimo di cinque giorni, durante i quali gli arrestati vengono “interrogati” dalle forze di sicurezza. Tale misura è stata applicata ancora una volta dal giudice Marlasca alle dieci persone arrestate oggi.


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