Il PRIGIONIERO POLITICO ARNALDO OTEGI E GLI ALTRI
Il Tribunale Europe per i Diritti Umani(TEDU) ha sanzionato lo Stato spagnolo per la condanna ad un anno di prigione inflitta dal Tribunale Supremo spagnolo ad Arnaldo Otegi, dirigente della sinistra indipendentista basca, per “ingiurie al Re”. Nel 2003, dopo una visita del Re Juan Carlos nel Paese Basco, Otegi allora portavoce di Batasuna, in una conferenza stampa, accusò il Re di essere responsabile diretto delle forze di sicurezza che torturano dissidenti baschi (“capo dei torturatori” disse). La condanna è stata considerata dal TEDU “particolarmente severa” e che la prigione imposta per una infrazione commessa nell’ambito di un discorso politico non è compatibile con la libertà d’espressione garantita dall’articolo 10 della Convenzione europea.
Nonostante il risarcimento imposto, 23 mila euro, Otegi ha già scontato la sua condanna nel 2007 avendo sommato un altro anno di carcere per un’altra condanna, questa volta per le dichiarazioni fatte durante l’omaggio reso al dirigente di ETA José Miguel Beñaran Ordeñana, “Argala”. Per quelle dichiarazioni fu condannato per “apologia di terrorismo”. Argala venne ucciso il 20 dicembre 1978 da un commando composto da militari della marina spagnola e guardia civiles che in questo modo vollero vendicare il loro “capo”, il braccio destro di Franco, l’ammiraglio Carrero Blanco, presidente del governo, ucciso in un attentato di ETA il 20 dicembre 1973.
Otegi è stato poi condannato nel marzo dello scorso anno a due anni di carcere e 16 di inabilitazione da cariche pubbliche, per l’omaggio reso, “enaltecimiento al terrorismo”, al più longevo prigioniero politico basco José Maria Sagarduy, che verrà scarcerato nell’aprile prossimo dopo 31 anni di prigione. Anche in questo caso la sentenza è stata annullata ma questa volta dal Tribunale Supremo perche ha riscontrato nella giudice di sala, Angela Murillo, che veva presieduto il processo “manifesto pregiudizio nei confronti dell’ imputato Otegi”
Arnaldo Otegi, si trova attualmente in carcere con l’accusa di “ricostruzione di Batasuna” dopo l’arresto avvenuto nel ottobre 2009 assieme ad altri 12 esponenti della sinistra indipendentista. Assieme a Otegi sono ancora in carcere con la stessa accusa, Sonia Jacinto, Arkaitz Rodriguez Miren Zabaleta. L’operazione giudiziaria fu promossa dal giudice Baltazr Garzon e aveva come obiettivo disarticolare l’iniziativa che la sinistra indipendentista aveva promosso da alcuni mesi e che poi si concretizzerà nella scelta strategica per un processo democratico, senza violenze ne ingerenze e la promozione di una confluenza di forze indipendentiste e di sinistra basche. Quella iniziativa ha contribuito alla nascita di Sortu la formazione indipendentista di sinistra basca.
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IL FILM DI JOSU MARTINEZ IN ITALIA – DATE
La storia di un popolo è formata da mille situazioni e storie personali che facilmente vengono dimenticate. Josu Martinez, regista di ‘Itsasoaren alaba’ (‘La figlia del mare’) pensa che raccogliere storie sia fondamentale, come restituirle agli spettatori.
La figlia del mare racconta la storia della ricostruzione di una memoria, personale ma nel contempo collettiva. La figlia del mare è Haize Goikoetxea che mette a disposizione questo suo viaggio nella memoria. Haize è figlia di Mikel Goikoetxea, ‘Txapela’, e aveva solo due anni quando il Gal ha ammazzato suo padre, militante di Eta. “Haize, – dice Josu Martinez, nato a Bilbao nel 1986 – mi ha chiesto un giorno di aiutarla a incontrare le persone che avevano conosciuto suo padre. In quel momento – continua Josu – non c’era affatto l’idea di un film. Si trattava della richiesta di aiuto di un’amica. Anzi, quando ho cominciato a pensare a filmare quegli incontri, mi sono sentito molto imbarazzato a chiederle di portare la telecamera”. Vinto l’imbarazzo il giovane regista fa la richiesta, che viene accolta con piacere da Haize.
Il risultato di questa collaborazione è un film che è un piccolo gioiello. Che si potrà vedere in Italia fra qualche giorno.
Qui sotto il calendario delle proiezioni e in allegato il manifesto delle giornate di Bergamo.
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Aviso a los que quieren un relato de vencedores y vencidos: el que convenza, vencerá – Gara
Los intelectuales y políticos españoles tienen auténtica devoción por Miguel de Unamuno, muy especialmente los socialistas.