HA 25 ANNI IL NUOVO SINDACO SINN FEIN DI BELFAST

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Ha 25 anni il nuovo sindaco di Belfast. Niall Ó Donnghaile, eletto nelle fila del Sinn Fein a East Belfast, alle ultime elezioni amministrative, si è insediato alla City Hall.
Ó Donnghaile è entrato nel Sinn Fein a 16 anni, ed è stato addetto stampa del partito repubblicano all’Assemblea di Stormont.
Il neo sindaco è laureato in Scienze Politiche, parla correntemente gaelico e si adopera attivamente per la campagna sui diritti linguistici e sull’uguaglianza.
Nato e cresciuto nella zona di Short Strand, è ben conosciuto per il proprio lavoro comunitario. E’ membro dello Short Strand Partnership Board, che lavora per una rigenerazione economica e sociale a East Belfast.
Tifoso entusiasta del GAA, è sostenitore della squadra della Contea di Down di football gaelico.
Ó Donnghaile succede a Pat Convery, SDLP, che riconsegnato la “catena” nella City Hall.
Il consigliere dello Sinn Fein diventa il terzo sindaco del partito di Falls Road, dopo Alex Maskey (2002) e Tom Hartley (2008).


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AMAIUR, SINISTRA BASCA PER LE ELEZIONI DEL 20 NOVEMBRE

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Con un nome dai richiami antichi e simbolici Amaiur, località nel Alto Batzan navarro dove nel 1522 ci fu l’ultima resistenza del Regno di Navarra alla conquista spagnola, la coalizione della sinistra per la sovranità basca si presenta alle elezioni legislative spagnole del 20 novembre affinché  “Euskal Herria si presenti come popolo dinnanzi allo Stato spagnolo”.

Visti i trascorsi delle partecipazioni nel parlamento spagnolo delle formazioni che compongono la coalizione, nel documento presentato ieri alla stampa, Amaiur sottolinea quali saranno gli obiettivi della sua presenza.

La nostra azione avrà come obiettivo rivendicare i diritti nazionali che corrispondono a Euskal Herria soprattutto sul riconoscimento nazionale e diritto a decidere”, afferma la coalizione della sinistra basca. Se questa è la motivazione quadro di principio, la strategia politico sociale ed economica delinea una proposta ed azione politica miranti a articolare una serie di misure economica e sociali progressiste per la società basca.

Dinnanzi alla grave crisi situazione causata dalla crisi economica che stiamo subendo, le politiche socioeconomiche, che si ripercuotono sulle/sui lavoratrici/lavoratori baschi e i settori meno abbienti della nostra società, saranno al cantro della nostra attenzione. I rappresentanti della coalizione esigeremo con forza un Ambito Basco di Relazioni Lavorative che permetta alle istituzioni ed agli agenti economici e sociali baschi disporre degli strumenti di competenza giuridica per stabilire politiche sull’occupazione e di protezione sociale sovrane; difenderemo misure a favore del lavoro degno e di qualità e lotteremo per l’uguaglianza effettiva e reale di tutte le persone (..) verranno promosse politiche pubbliche che rafforzino la garanzia sociale difendendo allo stesso tempo in modo in equivoco servizi pubblici in educazione, sanità e politiche sociali”. Particolare attenzione viene data alla “sostenibilità ambientale ed ecologica come guida per tutta la nostra azione politica e la difesa di quelle strutture ed infrastrutture sociali che aiutino a definire Euskal Herria” e quindi anche “ad ottenere il riconoscimento immediato che spetta alla euskara e alla cultura basca”.

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