ARRESTI E TORTURE

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Gli arresti di militanti baschi attraverso la legge antiterrorista annulla il segreto istruttorio tanto che i mass media poche ore dopo diffondo notizie su presunte intenzioni o azioni di cui sarebbero responsabili le persone arrestate. Il silenzio sulle pratiche delle forze di sicurezza spagnole per “avere” questi confessioni è inquietante. Il caso Igor Portu e Mattina Sarasola due militanti baschi accusati di essere responsabili dell’ attentato all’aeroporto di Barajas a Madrid, nel dicembre 2006, rappresenta un caso isolato. In quella occasione il ricovero in ospedale di Igor Portu, poche ore dopo l’arresto, per il grave stato fisico un cui versava, costrinsero un tribunale di San Sebastian ad aprire una indagine che portò all’incriminazione (febbraio 2010) di 11 membri della Guardia Civil. Caso raro visto che in questi ultimi trent’anni le migliaia di denuncie di torture che nello stato spagnolo sono state presentate, non solo inerenti il conflitto basco spagnolo, hanno avuto pochissimi casi di sentenze di condanna.  Anzi come denunciano ripetutamente organismi come Amnesty Internacional o il Comitato contro al Tortura delle Nazioni Unite,funzionari responsabili di torture vengono indultati se condannati e poi premiati con promozioni. La storia si ripete in questi ultimi giorni. Le denuncie di torture di militanti baschi accusati di appartenenza ad ETA ancora una volta cadranno nel vuoto. Anche se come nel caso di Jon Rosales  e Adur Aristegi, arrestati cinque giorni fa in Catalunya,  le loro testimonianze riferiscono del tentativo di stupro anale da parte degli agenti della guardia civil. Spagna 2010


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EL 15M ROMPE OTRO TOPICO Y LLENA MADRID EN VERANO.

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Periodismohumano. Juan Luis Sanchez. El movimiento 15m ha pulverizado este domingo otro tópico del manual político tradicional: no hagas manifestaciones en verano, y menos en Madrid, que se queda vacía en julio y agosto. Que por algo Alejandro Amenabar rodó la escena de Abre los ojos de la Gran Vía vacía un domingo de verano.

Y, sin embargo…

Decenas de miles de personas, probablemente más que en la primera manifestación del 15 de mayo, han marchado desde Atocha hasta Sol, ocupando varias calles, improvisando recorridos y confluyendo finalmente en la plaza de sus amores, que les recibía con una pancarta en cada bocacalle: “Bienvenida, dignidad”.

Madrid recibía este fin de semana a miles de personas que se habían sumado a alguna de las “marchas indignadas” que han recorrido cientos de kilómetros en las últimas semanas por toda España y que forman parte de los planes de verano del 15M en su empeño por no perder la tensión durante los meses de verano. La apuesta era arriesgada: una caminata bajo el sol coordinada desde diferentes ciudades y con final necesariamente masivo en la Puerta del Sol. Objetivo cumplido.

Six years ago Roboski Massacre

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On the night of 28 December 2011, Turkish Armed Forces’ warplanes bombed an area on the border with Southern Kurdistan

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