ELEZIONI IN IRAQ, PRIMI RISULTATI

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I risultati delle elezioni irachene non si sapranno probabilmente che a fine mese, intanto però dallo spoglio delle schede stanno cominciando a uscire alcune indicazioni. Il primo ministro uscente, Nouri al-Maliki, sembra essere leggermente più avanti del suo principale oppositore, Iyad Alawi. Chiunque vinca, questo sembra certo, dovrà comunque formare una coalizione per riuscire ad avere un governo. I kurdi potrebbero giocare un ruolo cruciale. Nonostante gli auspici e le previsioni l’affluenza alle urne è stata assai più bassa che nelle precedenti elezioni, e si è attestata sul 62,4%. Almeno quaranta i morti in seguito agli attentati commessi a ridosso e durante il voto.


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NoTavInfo. La giornata appena trascorsa porta con sè le due facce della medaglia della situazione che stiamo vivendo: da un lato la ricchezza, l’unità, la solidarietà del movimento notav e dall’altra l’arroganza di un potere sempre più in difficoltà che sa rispondere a un popolo che difende il suo territorio solo con idranti, lacrimogeni e manganelli.

La giornata inziata con uan gita al Rocciamelone, la cui vetta allieta sempre i nostri sguardi ricordandoci la potenza della montagna, ha avuto due grandi appuntamenti che si sono dimostrati unici: alle 16 il raduno degli alpini notav, che in oltre trecento si sono ritrovati davanti al cancello della centrale per manifestare contro la presenza degli alpini all’interno del non-cantiere di Chiomonte. L’orgoglio di un popolo di montagna, che ha sempre inteso il cappello con la penna come una missione di defa del territorio e della popolazione, non per la guerra e per difendere con il proprio operato, la militarizzazione della Valsusa. Un comunicato syampa dell’ANA , diffidava gli alpini a prtecipare al raduno, in barba agli ordini, gli alpini, ribelli e notav, non solo si sono radunati, ma hanno percorso il sentiero che dalla centrale va alla Maddalena, fermandosi poi anche successivamente.

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