COLOMBIA: FARC MANTENGONO PROMESSA

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Dopo innumerevoli ostacoli del Governo colombiano di Alvaro Uribe, i guerriglieri delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) hanno liberato il soldato dell’ esercito colombiano  Josué Calvo. Calvo era stato catturato dopo uno scontro a fuoco tra FARC ed una unità dell’ esercito colombiano il 20 aprile del 2009. La liberazione è avventa grazie alla mediazione del gruppo Colombianos y Colombianas por la Paz, presieduto, della senatrice colombiana Piedad Cordoba che da anni sta promuovendo una intercambio di prigionieri tra Governo colombiano e FARC. Si attende nelle prossime ore un’altra liberazione decisa unilateralmente del comando generale delle FARC quella del soldato Pablo Emilio Moncayo, catturato il 21 dicembre 1997 durante una operazione dell’ del gruppo guerrigliero. Verranno anche consegnati resti del maggiore dell’ esercito colombiano Julian Guevara morto durante la sua detenzione da parte delle FARC. Il gruppo guerrigliero colombiano ha riaffermato che queste liberazioni in futuro saranno possibili solo con una analogo gesto da parte del  Governo colombiano con la liberazione di prigionieri delle FARC nelle carceri colombiane. Alvaro Uribe, che durante il cui mandato 2002 2009 si sono verificati circa 2000 casi, accertati, di uccisioni di cittadini colombiano fatti passare per guerriglieri, i cosiddetti “falsi positivi”, ha detto che “un intercambio umanitario sarà possibile solo se i detenuti delle FARC non torneranno delinquere”.  Dopo la sua liberazione Josuè Calvo è stato sottoposto a visite mediche che hanno confermate le sostanziali buone condizioni del soldato il quale era stato ferito alla gamba durante il conflitto a fuoco che aveva portato alla sua cattura. Calvo era stato abbandonato dalla sua unità dopo il conflitto a fuco ed è stato curato nella selva dai guerriglieri delle FARC durante il suo periodo di detenzione.

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Dopo innumerevoli ostacoli del Governo colombiano di Alvaro Uribe, i guerriglieri delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) hanno liberato il soldato dell’ esercito colombiano  Josué Calvo. Calvo era stato catturato dopo uno scontro a fuoco tra FARC ed una unità dell’ esercito colombiano il 20 aprile del 2009. La liberazione + avventa grazie alla mediazione della senatrice colombiana Piedad Cordoba che da anni sta promuovendo una intercambio di prigionieri tra Governo colombiano e FARC. Si attende nelle prossime ore un’altra liberazione decisa unilateralmente del comando generale delle FARC quella del soldato Pablo Emilio Moncayo, catturato il 21 dicembre 1997 durante una operazione dell’ del gruppo guerrigliero. Verranno anche consegnati resti del maggiore dell’ esercito colombiano Julian Guevara morto durante la sua detenzione da parte delle FARC. Il gruppo guerrigliero colombiano ha riaffermato che queste liberazioni in futuro saranno possibili solo con una analogo gesto da parte del  Governo colombiano con la liberazione di prigionieri delle FARC nelle carceri colombiane. Alvaro Uribe, che durante il cui mandato 2002 2009 si sono verificati circa 2000 casi, accertati, di uccisioni di cittadini colombiano fatti passare per guerriglieri, i cosiddetti “falsi positivi”, ha detto che “un intercambio umanitario sarà possibile solo se i detenuti delle FARC non torneranno delinquere”.  Dopo la sua liberazione Josuè Calvo è stato sottoposto a visite mediche che hanno confermate le sostanziali buone condizioni del soldato il quale era stato ferito alla gamba durante il conflitto a fuoco che aveva portato alla sua cattura. Calvo era stato abbandonato dalla sua unità dopo il conflitto a fuco ed è stato curato nella selva dai guerriglieri delle FARC durante il suo periodo di detenzione.


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Öcalan still hopeful process can progress

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Extending her bairam greetings to the people in the province of I?d?r on Wednesday, BDP (Peace and Democracy Party) parliamentary group deputy chair Pervin Buldan talked about the most recent meeting she, together with ?dris Baluken, held with Kurdish leader Abdullah Öcalan in ?mral? prison.

According to Öcalan – Buldan said – the fact that no life has been loss, due to the unilateral PKK ceasefire, has been the only positive side of the resolution process going on for the last one year now.

Buldan said Öcalan believed the Turkish state and government should form the necessary legal ground if they want guerrillas to lay arms down and to get back into the society. “I still feel hopeful about this process which however requires some urgent legal arrangements from the government’s side.

Language of struggle and atrocity

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The reality of the Kurdish slogan “?ehid Namirin”, which means “Martyrs are immortal” is the reality of Kurdish people who do not hesitate to sacrifice their own lives for their people

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