IL CINICO GIOCO DELLE “COINCIDENZE”

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In questi mesi abbiamo scritto delle “coincidenze” tra manifestazioni o iniziative della sinistra indipendentista basca con arresti di presunti militanti di ETA o militanti di organizzazioni il legalizzate. Ci sono stati episodi come gli arresti dei dirigenti della Sinistra indipendentista nell’ottobre 2009 che erano palesi tentativi di intralciare, condizionare le scelta strategica adottata dal movimento basco per un soluzione del conflitto attraverso vie democratiche, politiche e pacifiche.  Come la dichiarazione si Altsasu e Venezia, di un mese dopo quegli arresti, testimonia.  Il motivo? Se guardiamo la politica ufficiale del Governo spagnolo  del PSOE sull’argomento, in linea con le tesi del Partido Popular, queste “coincidenze” rientrano a pieno titolo nell’opera di propaganda. Da un lato dimostrare mano dura contro l’ipotesi di dialogo politico della sinistra indipendentista, dall’altra soddisfare le esigenze di una opinione pubblica costruita sulla centralità di una politica securitaria.  E ne abbiamo avuto oggi un’altra dimostrazione. Se per la prima volta, un giudice  della’Audiencia Nacional, Andreu, aveva finalmente ammesso che la proibizione di manifestazioni, con i presupposti adottati fino ad ora, rientra nell’ambito del liberticida “codice penale del nemico”, la manifestazione convocata per oggi da persone legate alla sinistra indipendentista si poteva fare. E cosi è stato. Diverse migliaia di persone sono sfilate per le via di Donostia (San Sebastian), invasa de decine di migliaia di persone per l’inizio della festa della città,  reclamando il “rispetto dei diritti di Euskal Herria”. “abbiamo riempito le strade” è stato detto al termine della manifestazione “ per dare un messaggio di speranza q quelli che credono in un futuro indipendente e di sinistra”. La notizia della manifestazione è stata ripresa da tutti i siti web dei quotidiani baschi e spagnoli. Ma anche in questo caso arriva la notizia, appena sotto,  dell’arresto di due “militanti di ETA”. Tutti i giornali spagnoli hanno riportato l’arresto di Zugaitz Izaguirre Ameztoy,  a La Pineda-Vila Seca (Tarragona) e di Regina Maiztegi a Donostia ,senza aggiungere nulla sulle modalità degli arresti come d’abitudine in occasioni come queste e come se fosse l’arresto di “due terroristi clandestini”.  In realtà siamo dinnanzi a una nuova  “coincidenza” quando si scopre che Zugaitz Izaguirre era in liberta provvisoria, firmando ogni settimana in commissariato, così come faceva a La Pineda-Vila Seca, dove si trovava in vacanza con i genitori. Un decina di poliziotti armi alla mano si sono avventati su di lui mentre stava andando in spiaggia, come hanno denunciato i suoi genitori. Una montatura ad effetto come quella poche ore più tardi che ha portato all’arresto di Regina Maiztegi che si trovava nella sua casa  a Donostia.  Sia Zugaitz Izaguirre che Regina Maiztegi erano in attesa di dover scontare una pena per collaborazione con banda armata a sette e sei anni rispettivamente.


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