CINQUE KURDI AGGREDITI NEL GIORNO DELLA PACE

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L’agenzia DIHA ha riferito che un gruppo di nazionalisti turchi ha brutalmente aggredito cinque giovani kurdi nella giornata internazionale della pace – 1° settembre – nel villaggio di Zeytinli nel distretto Selçuk di Izmir. Mentre i cinque giovani, Kemal Ünsal, Orhan Yakal, Mahsum Esen, Azad Esen e Ömer Sezak, stavano girando per negozi, un gruppo di nazionalisti li ha aggrediti verbalmente. I cinque non hanno risposto agli insulti e si sono diretti a casa sulle loro motociclette. Gli aggressori hanno quindi seguito i cinque in taxi. Quando i nazionalisti hanno raggiunto i cinque, il taxi si è scontrato con le moto, buttando i ragazzi a terra, e a quel punto gli aggressori hanno cominciato a picchiare i ragazzi con tirapugni, catene e bastoni. Pensando di aver picchiato a morte Ünsal, gli aggressori lo hanno lasciato sul ciglio della strada e sono scappati. Una famiglia che passava dalla strada ha trovato Ünsal e lo ha portato in ospedale, dove i gendarmi hanno arrestato i quattro ragazzi kurdi che erano scappati durante l’aggressione portandoli al Comando provinciale della Gendarmeria di Selçuk. Minacciati sia dal gruppo di nazionalisti sia dalla gendarmeria, i cinque ragazzi kurdi si sono rivolti


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COLPI DI STATO A LA TURCA

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Una cinquantina di generali e colonnelli turchi in pensione e in servizio sono stati arrestati ieri in una nuova operazione di polizia. Gli arresti sono stati ordinati dai giudici che indagano su due presunti piani di colpi stato, Balyoz (mazza) e Kafes (gabbia). Anche questi golpe rientrerebbero nelle operazioni clandestine di Ergenekon, la cosiddetta gladio turca. I due piani per rovesciare il governo risalgono al 2003 e 2004.

Tra gli arrestati ci sono nomi di spicco della nomenclatura dell’esercito turco. Personaggi di un passato molto recente e che una volta in pensione avrebbero continuato a esercitare pressioni e potere nel tentativo di sconvolgere la vita politica turca. Il generale Ibrahim Firtina (un cognome simbolicamente indicativo, tempesta), comandante dell’areonautica in pensione, già interrogato a gennaio nell’ambito dell’inchiesta Ergenekon. Firtina è stato arrestato a Ankara ma la polizia ha perquisito abitazioni e eseguito ordini di cattura in quattordici città. Tra gli arrestati anche il generale Engin Alan, salito alle cronache per aver guidato l’operazione che nel 1999 ha portato all’arresto del leader del Pkk (Partito dei lavoratori del Kurdistan), in Kenya. Ma Alan aveva già diretto anche l’operazione Yarasa (pippistrello) che portò alla cattura di uno dei comandanti del Pkk, Semdin Sakik. Quindici anni fa Alan era stato attaché militare a Baku e era stato implicato in un tentato colpo di stato contro l’allora governo dell’Azerbajan. In uno dei documenti relativi al golpe ‘Cage’, rinvenuti dalla polizia nel computer del colonnello in pensione Levent Bektas, Alan è definito “partner fidato”.

Il colpo di stato denominato Balyoz è venuto alla luce a gennaio, grazie alle indagini e alle rivelazioni del quotidiano Taraf. Forse il golpe più elaborato, perché oltre al rovesciamento del governo, a diversi omicidi (gli obiettivi erano giornalisti, politici) prevedeva anche un attentato a una delle più grandi moschee di Istanbul durante la preghiera del venerdì. Balyoz aveva anche una sorta di sotto-golpe, denominata Oraj (bufera) che prevedeva l’abbattimento di un jet turco per alimentare i dissidi con la Grecia .

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