NICARAGUA: MORIRE PER EL FLOR DE CAÑA

Loading

Il prossimo 9 marzo si compie un anno dall’inizio della protesta a Managua degli ex lavoratori delle piantagioni di canna da zucchero e vedove affiliate alla Asociación de Afectados por Insuficiencia Renal Crónica (ANAIRC), i quali continuano a lottare affinché si apra un tavolo di trattativa con l’impresa Nicaragua Sugar Estates Ltd., proprietaria del complesso agroindustriale Ingenio San Antonio e integrante del Grupo Pellas, per potere ricevere un risarcimento per i danni causati alla loro salute.
All’interno dello sforzo per rilanciare la campagna internazionale di sostegno alla lotta della ANAIRC, 43 organizzazioni nazionali ed internazionali hanno riaffirmato con un comunicato il loro sostegno agli ex lavoratori ed hanno chiesto alla Nicaragua Sugar Estates Ltd. che si responsabilizzi per i danni causati.
Il Movimiento Social Nicaragüense Otro Mundo es Posible informa e denuncia allo stesso tempo che i due quotidiani di circolazione nazionale che esistono in Nicaragua, i giornali LA PRENSA ed EL NUEVO DIARIO, si sono negati a pubblicare detto comunicato come Pubblicazione a Pagamento, cosa che ci eravamo ripromessi di fare questa settimana. Questo fatto ci sembra gravissimo perché evidenzia nuovamente come i mezzi d’informazione siano ovunque al servizio dei signore del denaro (in questo caso la famiglia Pellas, propietaria del rum Flor de Caña ed anche la più ricca del Nicaragua). Con queste azioni negano la tanto invocata “libertà d’espressione” che questi giornali ipocritamente esigono e dicono di difendere.

Il comunicato è stato consegnato alla Presidenza della Repubblica del Nicaragua, Procura Generale della Repubblica e all’impresa Nicaragua Sugar Estates Ltd.-Grupo Pellas.

Movimiento Social Nicaragüense Otro Mundo es Posible

COMUNICATO DI SOLIDARIETÀ con la Asociación Nicaragüense de Afectados y Afectadas por Insuficiencia Renal Crónica (ANAIRC)

Managua, 5  marzo 2010

Le organizzazioni nazionali e internazionali firmatarie di questo comunicato, vogliono rendere pubblica la loro solidarietà con le migliaia di ex lavoratori e lavoratrici dell’Ingenio San Antonio, i quali soffrono di Insufficienza renale cronica (Irc).

Consideriamo che sia intollerabile la situazione di abbandono in cui l’impresa Nicaragua Sugar Estates Ltd., che integra il Grupo Pellas, ha lasciato migliaia di lavoratori e lavoratrici che durante anni hanno lavorato, che in Nicaragua produce il rum Flor de caña. Più di 3.600 di questi ex lavoratori e lavoratrici sono morti dall’anno 2000 e in questo momento ce ne sono molti altri che stanno morendo lentamente a causa di questa terribile malattia, com’è l’Insufficienza renale cronica, lasciando i loro figli, figlie e vedove senza nessun tipo di protezione.

Consideriamo che il Grupo Pellas, uno dei più influenti e ricchi del paese, debba accettare la sua responsabilità nei confronti di questi esseri umani che un giorno sono stati suoi lavoratori e che oggi si trovano in una situazione disumana. Sono condannabili e inammissibile sotto tutti i punti di vista, siano essi di tipo lavorativo, umano, morale o etico, la codizia e l’egoismo che questa famiglia di milionari ha dimostrato al negarsi a risarcire questi lavoratori e le loro famiglie.

Dal luglio 2004, la Legge 456 – Ley de Adición de Riesgos y Enfermedades Profesionales a la Ley No. 185, Código del Trabajo – riconosce che in Nicaragua la Irc è una malattia professionale particolarmente vincolata all’industria dello zucchero, e quindi già non è più un oggetto di discussione la natura della malattia, ma si tratta solamente di applicare la legge.

Dallo scorso 9 marzo 2009, un gruppo di ex lavoratori e lavoratrici e alcune vedove si trovano accampati in condizioni precarie nei pressi della cattedrale Metropolitana di Managua, aspettando la tanto attesa GIUSTIZIA. Durante questo periodo hanno inviato varie lettere al signor Carlos Pellas Chamorro, affinché risponda per i danni causati alla loro salute e alla vita di questi ex lavoratori. Per il momento non hanno ricevuto nessuna risposta.

Per questo motivo, le organizzazioni firmatarie di questo comunicato dichiarano:

– La nostra totale solidarietà con la giusta lotta degli ex lavoratori e lavoratrici dell’Ingenio San Antonio organizzati nella ANAIRC

– Il nostro rammarico e solidarietà che le famiglie di tutte quelle persone morte fino a questo momento

– La nostra richiesta al Grupo Pellas affinché si sieda a negoziare con la ANAIRC i giusti e urgenti risarcimenti per gli ex lavoratori e lavoratrici, per non lasciare che le loro famiglie e quelle degli ex lavoratori deceduti restino nel più totale abbandono

– Il nostro impegno a diffondere e sensibilizzare le popolazioni del mondo sulla campagna di boicottaggio al rum Flor de Caña, come misura di pressione nei confronti del Grupo Pellas, fino a quando non verranno concessi i risarcimenti richiesti dalla ANAIRC

 

VIVA LA GIUSTA LOTTA DELLA ANAIRC!!!  Risarcimenti SUBITO !

Sottoscrivono organizzazioni contadine e sociali di El Salvador, Honduras, Nicaragua, Guatemala, Perù, Messico, Brasile, Uruguay, Belgio, Italia,Catalunya, Paese Basco, Spagna, Francia, USA,

 Fonte: Giorgio Trucchi  – Lista Informativa “Nicaragua y más” di Associazione  Italia-Nicaragua – www.itanica.org

 


Related Articles

LA DESTRA CHIAMA ,LO STATO RISPONDE

Loading

 l Fiscal General del Estado (Procuratore Generale)spagnolo, Conde Pumpido, ha dichiarato che verranno messe in atto riforme legislative per chiudere

PJAK, the Kurds and Iranian elections

Loading

During the last weeks much has been said about Iran, because of the rageful demonstrations and riots that followed the contested results of the presidential elections, seriously challenging the establishment and government of the Islamic Republic of Iran. But few or nothing has been said, in western media, on the effects of this electoral process on the Iranian Kurdish population, amounting to an esteemed number of 5 millions people (on a total Iranian population of about 70 millions), and mostly concentrated in the north-eastern regions of the country, the ones bordering Turkey and Iraq. Moreover, it should be kept in mind that the Iranian Kurdish region still holds a special symbolic value for the whole of Kurdish population: it was here, in the city of Mahabad, that the first Kurdish republic was established between 1945 and 1946, with the support of Soviet Union.

Brits plan to ignore human rights laws – again

Loading

British governments like to pose as the defenders of freedom. The truth is much different

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment