OTTOMILA KURDI PROTESTANO A BRUXELLES

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Ottomila cittadini kurdi sono scesi in piazza a Bruxelles per protestare contro l’operazione di polizia contro RojTv, il 4 marzo. Nel raid contro la televisione sono state arrestate una ventina di persone: 8 rimangono in carcere e martedì 10 il tribunale stabilirà se confermare l’arresto o meno. Intanto si è appreso che l’operazione contro la televisione satellitare kurda è stata condotta assieme a agenti turchi. Alla manifestazione di Bruxelles hanno partecipato anche artisti e politici kurdi, tra cui l’ex co-presidente del DTP, partito della società democratica, Emine Ayna.


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Con una frequenza  e partecipazione impressionante, che piova o ci sia il sole soffocante,  il movimento basco di sinistra e per la sovranità promuove manifestazioni di massa che danno la misura della sua forza. Ieri, Bilbao è stato teatro nuovamente di un corteo di 23 mila persone che ha sfilato per la vie del capoluogo per chiedere la fine dei processi politici e rivendicando diritti per tutti.

La mobilitazione era stata indetta per protestare contro la sentenza di condanna a Sonia Jacinto, Arkaitz Rodriguez, Rafa Diez, Analdo Otegi e Miren Zabaleta che ha provocato reazioni indignate nel Paese basco e perplessità anche in Spagna.

Tra due ali di folla il corteo è  partito dalla Casilla per concludersi come di consueto dinnanzi al Municipio, dopo aver attraversato le arterie principali del capoluogo basco.. Se si eccettua PP, PSE e PNV e i sindacati UGT e CCOO, c’erano rappresentanze di numerose organizzazioni politiche sindacali basche. Dai partiti EA, Alternatiba Aralar Sinistra Indipendentista, ai sindacati ELA- LAB  Ehne Hiru Esk  STEE-EILAS, la maggioranza sindacale basca. Durante il tragitto sono stati numerosi i momenti di solidarietà nei confronti dei rappresentanti del centro Sociale Kukutza del quartiere operaio di Errekalde a Bilbao, sgomberato e demolito poche ore prima provocando una forte protesta sociale ed una repressione violenta da parte della polizia autonoma basca.

Numerosi gli slogan a favore del rimpatrio dei prigionieri baschi “Euskal Presoak etxera!” “Prigionieri baschi a casa” o lo storico “Presoak Kalera, Amnistia Osoa”, “Prigionieri liberi Amnistia per tutti”,   intervallati dal secco “Independentzia”.

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