UNA CRISI CHE NON S’HA DA FARE

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I governi spagnolo e venezuelano hanno voluto superare la possibile crisi diplomatica, causata dell’ordinanza del giudice della Audiencia  Nacional, Eloy Velasco che implicava il Governo di Hugo Chavez in una presunta collaborazione con i gruppi armati FARC ed ETA. In un comunicato congiunto, annunciato oggi dal Ministro degli Esteri spagnolo, Miguel Angel Moratinos, Spagna e Venezuela “ratificano la loro più energica condanna del terrorismo in tutte le sue forme e manifestazioni. Il governo venezuelano respinge e smentisce le informazioni pubblicate su una presunta collaborazione con l’organizzazione terrorista ETA, le cui attività rifiuta senza paliativi”. Nel comunicato si afferma che “Spagna e Venezuela dichiarano la loro ferma volontà di approfondire le relazioni amichevoli e fruttifere, basate su un’ampia collaborazione in tutti gli ambiti, includendo quello antiterrorista”

 


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SORTU IRROMPE NELLO SCENARIO POLITICO BASCO

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Oscurato dall’ondata (improvvisa?) di rivolte popolari nel Magreb e mondo arabo il processo politico basco continua sulla difficile strada della democrazia, una democrazia politica ancora da costruire. Sortu, la nuova formazione politica nata dal dibattito interno alla sinistra indipendentista basca è una dimostrazione di forza. La forza di accettare un terreno, quello imposto dalla legge spagnola sui partiti del 2002, che con l’avvallo del Tribunale Per i Diritti Umani di Strasburgo conferma come le politiche securitarie che dominano l’azione degli Stati nel mondo, abbiano condizionato la giurisprudenza spostando l’ago della bilancia verso un arretramento nelle conquiste dei diritti civili che faticosamente erano state raggiunte dopo decenni di battaglie in Europa. Sortu è di fatto la dimostrazione che sul terreno politico la sinistra indipendentista è pronta a lanciare la sfida democratica del confronto tra diverse, e in alcuni aspetti antagoniste, opzioni politiche. Lo fa assumendo il “rifiuto di qualsiasi forma di violenza a sostegno di un progetto politico, inclusa quella di ETA”. Una dichiarazione contenuta nei suoi statuti che è unica nel suo genere. Nessuna forza politica si è assunta questa responsabilità di dichiarare formalmente questa considerazione della violenza politica. Cosa impossibile del resto. PSOE e PP con il loro bagaglio di “violenza per imporre le proprie opzioni politiche”  passate e presenti GAL e franchismo, Iraq, Afganistan tanto per citarne alcune non possono permettersi di sostenere quanto la sinistra indipendentista basca ha fatto.

VITTORIA STORICA PER KURDI E SINISTRA

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Il Blocco Lavoro, Democrazia e Libertà ha eletto al parlamento turco 36 deputati. Una vittoria storica per il popolo kurdo e

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