Oaxaca, Messico: dopo l’attacco alla carovana della solidarietà

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Dopo l’aggressione gravissima alla carovana della solidarietà, pubblichiamo il comunicato di Ya Basta!

Oaxaca: un nome che abbiamo imparato a conoscere alcuni anni fa, nel 2006, con l’inizio di un forte movimento partito con la protesta dei maestri e che si allargò velocemente ad ampi settori indigeni e popolari.

Un movimento che il Governatore Ulises Ruiz cercò immediatamente di reprimere nel sangue.

Per diversi mesi l’intera capitale dello Stato fu un reale laboratorio di autonomia che solo la repressione più brutale, riporto all'”ordine”.

Da allora, in una dimensione lontana dai riflettori della comunicazione ufficiale, in diverse zone dello stato di Oaxaca sono continute lotte, proteste e anche sperimentazioni autonome.

Una di queste è il Municipio Autonomo di San Juan Copala.

Come in molte altre situazioni ad attaccare questa esperienza autonoma indigena così come altri movimenti sociali sono dei gruppi paramilitari.

Si tratta di gruppi, al di là delle sigle, foraggiati dai partiti al potere, dalle consorterie di interessi per fermare le esperienze che si oppongono e chiedono giustizia sociale.

Oggi la storia del Municipio di San Juan Copala è salita alle cronache per l’aggressione violenta di una Carovana di solidarietà con la presenza di organizzazioni sociali, organismi di difesa dei diritti umani, ong, giornalisti che volevano denunciare l’assedio paramilitare di questa zona.

Il bilancio dell’aggressione è gravissimo: hanno perso la vita sotto i colpi dei paramilitari Alberta Carino, messicana e Tiry Antero Jaakkola, finlandese e mentre scriviamo ancora non si conosce la sorte di altre 6 persone.

Sui media ufficiali la questione, come spesso accade, viene presentata come scontri interetnici. Ma non è così! Si tratta di una aggressione dai connotati chiari che vuole intimidire chi lotta per il riconoscimento dei diritti indigeni,  chi a livello messicano e internazionale pensa che bisogna denunciare chiaramente l’impunità e la repressione.

Per questo è importante mobilitarsi e far conoscere realmente la situazione dello Stato di Oaxaca.

Associazione Ya Basta

Per maggiori informazioni clicca qui

Per vedere il video con la testimonianza di una sopravvissuta all’aggressione clicca qui


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