L’ETA SOSPENDE LE ATTIVITA’ ARMATE

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Con un video recapitato alla BBC, l’ETA ha dichiarato la sospensione delle attività armate. Nel video si vedono tre militanti dell’organizzazione basca. E’ una donna a leggere il comunicato con cui ETA fa appello alle forze politiche, sindacali e sociali basche affinchè compiano “passi concreti per realizzare le condizioni necessarie alla ricerca di una soluzione democratica, giusta e duratura” del conflitto basco.

ETA chiede alla comunità internazionale di “essere parte della ricerca di una soluzione al conflitto” e al governo spagnolo di “creare le condizioni democratiche minime” per l’avvio di un processo di negoziazione.

Qui il video della dichiarazione di ETA:

Qui il comunicato in spagnolo dell’ETA:


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MODELLO TURCO

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Talkingpeace.Trentacinque corpi avvolti in coperte di lana, disposti uno accanto all’altro su un sentiero di montagna bianco di neve. Sono le ultime vittime della guerra della Turchia contro i kurdi. Una guerra dimenticata dall’occidente, troppo interessato a dipingere la Turchia come “modello”.

Mercoledì notte F-16 dell’aviazione turca e droni senza pilota (l’ultimo acquisto delle forze armate di Ankara) hanno bombardato i pressi di un villaggio chiamato Roboski (Ortasu in turco) al confine con l’Iraq. Raccontano i testimoni di aver sentito un odore acre di bruciato, di carne bruciata. Gli abitanti di Roboski sono accorsi subito sul luogo, nonostante la neve. Sicuri di quello che avrebbero trovato. Di fronte a loro i corpi mutilati di decine di giovani e uomini, animali sventrati. Racconta al telefono un giornalista kurdo dell’agenzia DIHA di aver sentito un urlo squarciare il silenzio tetro di quella visione: una mamma disperata in cerca dei suoi due figli. Morti entrambi in quel bombardamento. Quel giornalista è uno dei pochi scampati al carcere nell’ultima offensiva delle autorità turche che hanno, in 24 ore, arrestato 49 giornalisti kurdi e di sinistra. Scomodi testimoni della guerra sporca condotta contro i kurdi sia con le armi che con il carcere e la repressione. Scomodi testimoni anche di quest’ultimo massacro.

Le foto dei corpi avvolti nelle coperte delle vittime di Roboski stanno facendo – lentamente – il giro del mondo. E intanto si cominciano a conoscere le biografie di questi uomini che le forze armate turche hanno “scambiato per terroristi”.

ARRESTI E TORTURE

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Gli arresti di militanti baschi attraverso la legge antiterrorista annulla il segreto istruttorio tanto che i mass media poche ore

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