BILDU, SECONDA FORZA POLITICA IN EUSKAL HERRIA SUD. E’ SOLO L’INIZIO
haien berri txarrak gure berri onak direlako!
le loro brutte notizie sono le nostre buone notizie!
Era nell’aria eppure il risultato che hanno dato le urne nelle elezioni amministrative nel Paese basco è di quelli che fanno storia. Bildu la coalizione della sinistra indipendentista basca, legalizzata solo il giorno di apertura della campagna elettorale, diventa la seconda forza politica per numero di voti 313.000, la prima per numero di consiglieri comunali 1.100, nelle quattro province basche dello stato spagnolo. Il PNV ottiene una sua rivincita nei confronti del PSE che lo aveva scalzato dal governo della Comunita Autonom Vasca grazie al patto con il PP ma soprattutto per la legge sui partiti che aveva proscritto la sinistra indipendentista. Il Partito Nazionalista Vasco rimane la prima forza politica della CAV per voti ottenuti, 324000, Il PSOE è il grande sconfitto. Passa ed essere la terza forza della CAV, dietro Bildu mentre rimane la seconda nella Navarra, dove però Nafarroa Bai 2011 e Bildu ottengono quasi gli stessi voti 40 mila. Qui la destra navarra di UPN conferma la sua egemonia anche se perde voti che vanno a finire nel Partido Popular: Discreto risultato anche per Izquierda Unida Navarra e Batzarre che raggiungono il 5% dei voti. Il PP si mantiene nella CAV, quarta forza, probabilmente grazie al crollo del PSOE, pur perdendo voti
Il trionfo in Guipuzcoa e la vittoria di Donostia San Sebastian
In primi exit pool annunciavano un vero e proprio terremoto confermato nei numeri anche delle urne. Bildu vince con il 35% dei voti In Guipuzcoa, davanti a PNV , PSOE e poi scalza, dopo tre legislature, il PSOE del sindaco uscente Odon Elorza dal governo di San Sebastian. Un vittoria incredibile che si accompagna a quelle nelle cittadine di tradizione operaia come Renteria, Pasajes, Arraste Bargara, Azkoitia. A Eibar, la cittadina storico feudo dei socialisti, Bildu diviene la seconda forza a poche centinaia di voti dal PSOE.
Anche in Vizcaya Bildu riesce a sfondare divenendo la seconda forza dietro al PNV che riconferma la sua egemonia grazie soprattutto alla vittoria con maggioranza assoluta a Bilbao dove il sindaco uscente Azkuna fa il pieno di voti. Ma soprattutto riesce a relegare in terza posizione il PSOE, un dato questo che assume un significato politico preciso essendo la Vizcaya la culla de socialismo basco spagnolo fin dagli inizi del 900. In Alava, la provincia con minor numero di abitanti della CAV, il PP ottiene la maggioranza relativa con poche migliaia di voti rispetto a PNV PSOE e Blldu, che ottengono più o meno lo stesso risultato, raggiungendo il maggior numero di consensi nel capoluogo Vitoria Gasteiz.
Nello stato spagnolo le proteste degli “indignati” contro la classe politica, che avevano attirato l’attenzione dei mass media negli ultimi giorni di campagna elettorale, sembrano aver avuto per ora come effetto immediato, l’affondamento del PSOE, il peggior risultato dalle prime elezioni amministrative post franchiste del 1979, del quale ha approfittato il PP che ha ottenuto un 10% di consensi in più. Una indignazione che nel Paese basco covava da decenni e che si è tradotta in un primo grande risultato. La conferma che una maggioranza politica e sociale basca che vuole un nuovo modello economico, di partecipazione politica e di relazione con lo stato spagnolo e francese ha trovato traduzione anche nell’urne. Un primo passo sempre che lo stato spagnolo voglia accettare la sfida politica sul terreno di una reale democrazia senza violenze,ne ingerenze, ne carcere, ne proscrizioni.
Related Articles
PSOE, PROVE DI SALVATAGGIO CON CATALANI E BASCHI.
Il dibattito sullo “stato della nazione” che si sta tenendo nel parlamento spagnolo è un banco di prova fondamentale per
LUCIO UTURBIA.MURATORE DELL’ANARCHIA (VIDEO)
Gara Muratore pensionato. Da bambino perse tutto il rispetto per l’autorità. La sua vita è un susseguirsi di contrabbando, rapine, militanza clandestina, rifugio a perseguitati e falsificazione di denaro e di documenti per aiutare cause rivoluzionarie. Pianificò affondare gli Stati Uniti. Organizzò una truffa miliardaria ad una delle principali banche del mondo. Era ricercato da polizie di diversi paesi ed ha conosciuto il carcere. E’ anarchico. Rivendica la responsabilità delle persone. Si definisce ricco, lo definiscono irriducibile.
Nella foto: Lucio Iturbia (a sinistra) con lo scrittore Iñaki Egaña
Testo di Fermin Munarriz
Lei ha 79 anni per nelle sue conferenze le sale sono piene di giovani…
Si, perché le idee che porto sono necessarie e alla gente piace quanto dico. E’ facile cambiare il governo, però sappiamo disgraziatamente dove ci porta. La soluzione non viene dai governi, verrà dai noi stessi, se saremo responsabili, senza credere ne in chiese, in partiti o in governi…
Ci troviamo in una grave crisi: cresce la disoccupazione, il capitalismo diventa sempre più selvaggio, però la classe operaia sembra che contempli la situazione…Cosa sta succedendo?
Abbiamo molti più mezzi di una volta, abbiamo anche più libertà però dobbiamo insistere su questa idea necessaria che è la responsabilità. Per me, è perdere il rispetto a ciò che si deve perdere. Bisogna perdere il rispetto a questi capoccia imbecilli che quanto più hanno più vogliono, che non sanno fare altro che accumulare mezzi economici ma che poi non sanno utilizzarli.
Per quale ragione un giovane di oggi dovrebbe impegnarsi in una lotta contro il sistema?
Perché è necessario. La vita non è solo pane. L’essere umano è ciò che è per quello che fa. E la gente giovane deve sapere che non si tratta solo di lavorare, si tratta anche di vivere, di condividere, di creare.
Com’era lei da bambino?
Da bambino ero un rivoltoso e mi davano multe da cinque pesetas. Mia madre non poteva pagarla ed allora mi portavano castigato a piantare alberi o in carcere a Tudela. Questa fu la mia fortuna perché non dovetti fare nessun sforzo per perdere il rispetto a tutto quanto era stabilito. Per questo noi poveri abbiamo una ricchezza se sappiamo utilizzarla. Abbiamo il diritto di perdere il rispetto a questa società idiota. E non sono contro la ricchezza e l’intelligenza, sono contro il mal ultilizzo.
Fin dall’adolescenza ha conosciuto celle, caserme, carceri. Ricorda quante volte è stato arrestato o detenuto?
Mah, quando ero giovincello ho fatto….il carcere di Cascante, che era un fienile, quello di Tudela, che già era un carcere di professionisti, quello di Bera de Bidasoa e quello di Pamplona. Poi in Francia, sono stato anche qui in altre quattro o cinque carceri, però per me questo è stata un ricchezza. Se io dovessi iniziare nuovamente la mia vita rifarei le stesse cose.
Come fu il primo contattato con l’anarchismo
Il mio primo contattato fu in Francia, quando ci arrivai come disertore. Però già allora avevo avuto una piccola esperienza: A Valcarlos io avevo lavorato nel contrabbando. Ed io dico che tutti i contrabbandieri erano anarchici perché era gente che aveva perduto il rispetto all’autorità: la Guardia Civil ci vigilava per anche noi li vigilavamo per poter contrabbandare….
Ed a Parigi iniziò la vita militante nell’anarchismo..
All’inizio facevamo espropri (assalti a banche a mano armata) perché non c’era altro rimedio. Noi non abbiamo avuto ne ministri, ne deputati, ne industriali che ci abbiano aiutato. Noi anarchici facevamo gli espropri come potevamo, però io non considero un eroe quello che prende un mitra, come facevo io, incoscientemente. Puntavi il mitra ad un impiegato di una banca perché ti desse il denaro, d’accordo, però per me non era eroismo, è che non si poteva a fare in altro modo. Quando scoprimmo che potevamo fare altre cose attraverso le falsificazioni, tirai un sospiro perché io non ho ucciso nessuno però potevo essere morto o potevo uccidermi. Era pericoloso.
Che cos’è l’eroismo per lei oggi?
Per me, l’eroismo è non essere d’accordo con questa società di capoccia imbecilli, che non meritano nessun rispetto, perché bisogna essere degli imbecilli per avere i mezzi che hanno e non sapere utilizzarli. Avete visto come l’Europa trema dopo i fatti della Grecia perché non c’altro rimedio in questa società, in certi momenti, che perdere il rispetto ed anche utilizzare la violenza. Disgraziatamente non c’è altro rimedio che utilizzarla. Il timore alla Grecia è dovuto a questi gruppi di anarchici; no serve essere milioni. Tremano perché la società è molto fragile.
“GAZTA” LIBERO DOPO 31 ANNI
Era il 1980 e lui aveva 22 anni quando venne arrestato dalla Guardia Civil assieme ad altre otto persone. Oggi,