STRAGE DI CIVILI IN KURDISTAN
L’esercito turco ha ucciso nella notte tra mercoledì e giovedi almeno 35 civili in un attacco aereo nei pressi del villaggio di Ortasu nella provincia di Sirnak, al confine con l’Iraq. 36 abitanti compresi bambini e studenti delle scuole superiori sono stati uccisi nel bombardamento secondo le agenzie di stampa kurde Firat e Diha, che hanno pubblicato le foto della strage (qui). Testimoni hanno riferito che quattro caccia F-16 hanno bombardato il 28 dicembre alle 21:20 ora locale intorno al villaggio di Ortasu (Roboski in lingua kurda) e a Uludere nella provincia di Sirnak, al confine con l’Iraq. Le vittime sono bambini e giovani, di età compresa tra 12 a 18 anni, oltre a guardiani di villaggio e piccoli contrabbandieri. Il governatore locale, Vahdettin Özkan ha confermato quanto accaduto e l’esercito ha quindi emesso un comunicato ufficiale nel quale conferma il bombardamento.
Il comando della divisione Gulyazi a Sirnak ha dichiarato che queste persone erano conosciute come piccoli contrabbandieri (l’attività di contrabbando è molto diffusa al confine con l’Iraq e l’Iran) e non erano combattenti del PKK, ma gli aerei hanno comunque bombardato. Il raid è avvenuto poche ore dopo la riunione del Consiglio di Sicurezza Nazionale, tenutasi mercoledì. Il principale partito kurdo BDP ha decretato tre giorni di lutto e ha invitato i kurdi a scendere in piazza per protestare contro il massacro.
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