NUOVI ARRESTI PRESUNTI MILITANTI ETA

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Oggi sono state arrestate due persone accusate di essere militanti di ETA, dalla polizia autonoma catalana, Mosos de Esquadra, nella località di Comprodon. Con questi arresti salgono a otto le persone arrestate in questi ultimi giorni. Ieri è stato arrestato Faustino Marcos Alvarez nella stazione ferroviaria di Portbou (Girona): secondo la polizia spagnola il presunto militante basco è stato trovato in possesso di un’arma e documentazione falsa. Intanto da sabato scorso è ancora in stato di fermo nelle mani della Guardia Civil da sabato scorso il giovane Ibai Beobide arrestato in una località della Guipuzcoa mentre Juan Mari Meriezkurrena, Josune Balda, José Camacho Elizondo e Euri Albizu si trovano anch’essi agli arresti dopo la loro detenzione avvenuta lunedì. La preoccupazione per la situazione in cui si trovano le persone arrestate è stata espressa in una nota dal collettivo contro la tortura Torturaren Aurkako Taldea che ricorda come il giovane Ibai Beobide arrestato sabato scorso è stato ricoverato in ospedale poco dopo l’arresto. Il TAT, ricorda che lo scorso hanno sono state presentate 45 denuncie di torture. Per il TAT è l’isolamento in mano della polizia per cinque giorni 2lo strumento che rende possibile, applica e protegge, questa pratica, per cui, sottolinea, mentre queste misure di polizia esistono non si porrà fine alla piaga della tortura.


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ISRAELE, COLOMBIA, …STRASBURGO, I DIRITTI UMANI? IL CASO DI YAIR KLEIN – GUIDO PICCOLI

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Nella provinciale, misera, ignorante Italia e nella sua corrispondente informazione, questa notizia non fa notizia. Si tratta di qualcosa successo in un paese lontano, la Colombia, che per tutti, o quasi, è giusto interpretare e dipingere come un esotico paese violento e drogato. Ma anche di qualcosa che tira in ballo Israele e, dulcis in fundo, il Tribunale di Strasburgo, la massima istanza europea che si occupa e governa sul tema dei diritti umani. Ebbene, cosa ha deciso nei giorni scorsi il Tribunale di Strasburgo? Che sarebbe illegitima l’estradizione di Yair Klein in Colombia dove è richiesto per rispondere del suo passato di istruttore di narcos e paramilitari. Il Tribunale di Strasburgo difende un uomo non europeo: Israele non è un paese europeo. Il Tribunale di Strasburgo si preoccupa di un uomo detenuto in Russia: la Russia è un paese europeo. Comunque il Tribunale di Strasburgo si scomoda a dire la sua. Quello che lascia più sbalordito sono le motivazioni: “i giudici russi non avrebbero preso in considerazioni le dichiarazioni dell’imputato sulle torture alle quali potrebbe essere sottoposto in Colombia”. C’è da ridere, ma anche da scandalizzarsi. L’Europa che non ha mai mosso un dito sulla pratica abitudinaria della tortura, delle sparizioni forzate, degli omicidi extragiudiziari praticati in Colombia contro sindacalisti, attivisti dei diritti umani, leader e militanti politici di opposizione, si preoccupa dei rischi che correrebbe un mercenario che ha insegnato ai narcos e ai paramilitari la pratica della tortura e più in generale del terrore. Il Tribunale di Strasburgo fa finta di non sapere che Yair Klein è ideologicamente affine a coloro che, a partire da Uribe, dominano il paese, anche grazie al suo lavoro sporco. Ma che banda di ipocriti, falsari e, forse – per qualcuno dei suoi componenti anche ignoranti- è mai questo cosiddetto Tribunale?

Per capire chi sia Yair Klein riproduco due frammenti del mio libro “Colombia, il paese dell’eccesso” (Feltrinelli, 2004)

 

 

Today is Rojava Day

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The Coordination of Kongra Star Rojava called on everyone to join actions organised on 2 November, “International Resistance Day for Rojava”. The

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