HONDURAS: LEGITTIMITA’ GOLPISTA

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Il nuovo governo dell’ Honduras scaturito dopo il golpe e le successive elezioni farsa che hanno portato al governo l’attuale presidente Porfirio Lobo, sta ricevendo legittimità internazionale grazie alle pressioni degli Stai Uniti e della Unione Europea. Esponenti del governo honduregno hanno dichiarato che i presidenti del Centro America faranno i passi necessari affinché il paese venga riammesso nella Organizzazione degli Stati Americani (OEA), dalla quale venne espulso dopo il colpo di stato contro Manuel Zelaya. Secondo il ministro degli Esteri honduregno, Mario Canahuati, i presidenti controamericani sono arrivati a questo accordo durante una riunione, venerdì scorso in Guatemala, con la segretaria di Stato statunitense Hillary Clinton. In questa riunione, Lobo ha ottenuto il sostegno di Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Panama e Repubblica Domenicana ma non del Nicaragua cha ha confermato che non appoggerà la riammissione dell’ Honduras nell’OEA.

Intanto, come riferisce Giorgio Trucchi  della Lista Informativa “Nicaragua y más”, dal 21 al 26 febbraio 2010, sono ricominciate a Bruxelles le negoziazioni per l’Accordo di Associazione, AdA, tra Unione Europea e Centroamerica, dopo la sospensione forzata per più di otto mesi a causa del colpo di Stato in Honduras.  Nonostante il grido d’allarme lanciato da varie organizzazioni honduregne ed internazionali sulle continue violazioni ai diritti umani contro membri del Fronte nazionale di resistenza popolare, Fnrp, la commissione negoziatrice dell’Unione Europea ha deciso di normalizzare le relazioni con l’Honduras, invitando il  nuovo governo a partecipare alla nuova sessione di negoziazione e riconoscendo il diritto del paese centroamericano a reinserirsi all’interno degli spazi e degli organismi internazionali.

Bertha Cáceres, dirigente del Consiglio civico delle organizzazioni popolari ed indigene dell’Honduras, Copinh, e membro del Fnrp, ha dichiarato alla Lista Informativa “Nicaragua y más” e Opera Mundi che “se la UE riconosce una delle elezioni più fraudolente e militarizzate che il paese abbia mai visto, vuole dire che di fatto si sta unendo all’azione golpista. Sostenere e credere alla Commissione della Verità e a un presunto governo di riconciliazione è inoltre una cosa sgradevole. In questo momento – ha continuato Cáceres – in Honduras non ci sono le condizioni per installare questa Commissione, perché continuano gli omicidi, i sequestri e le torture. Continua la politica del terrore con l’uso di gruppi paramilitari. Se l’Unione Europea è davvero preoccupata per i diritti umani e vuole riattivare la cooperazione con il governo, le diciamo che non vogliamo una cooperazione che rafforzi un governo che è l’erede del colpo di Stato, che continua a reprimere e spogliare il popolo honduregno dei suoi diritti economici e sociali”, ha denunciato.


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