GUATEMALA: RIOS MONT RESPONSABILE DI GENOCIDIO.

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Il Governo guatemalteco ha consegnato documenti confidenziali che rivelano il genocidio commesso dall’ esercito contro la popolazione indigena maya durante la dittatura di Efrain Rios Mont. Con questi documenti la Procura generale aggiunge nuove prove per aprire un procedimento giudiziario contro l’ex dittatore attualmente senatore nel parlamento guatemalteco. Già nel dicembre 2009 il National Security Archive www.gwu.edu/~nsarchiv/guatemala/index.htm.una organizzazione non governativa,  rivelò documenti dove venivano provati i massacri contro la popolazione indigena nell’ambito di quella che veniva definita la “lotta al comunismo”. Dal 1960 al 1996 più di 200 mila persone vennero assassinate dall’esercito guatemalteco. Il periodo più cruento fu nel biennio 1982 1983 durante la dittatura dell’allora generale Efraim Rios Mont.   Nel documento di 359 pagine del Governo guatemalteco, in modo dettagliato, si elenca la mattanza di uomini, donne e bambini non armati, la distruzione di case, coltivazioni ed animali ed il bombardamento indiscriminato di rifugiati. L’ordine iniziale di quella che viene denominata Operacion Sofia, venne dato l’8 luglio 1982 dall’allora capo di stato maggiore dell’ esercito Hector Mario Lopez Fuentes. Nei documenti viene rivelato come l’esercito considerava paesi interi come nemici nella sua lotta contro il “comunismo” in riferimento alla attività del movimento guerrigliero. Nel biennio 1982-83 nelle operazioni di controguerriglia vennero sterminate circa 440 comunità di etnia maya nella regione del Quiché.


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Peacereporter. Figlio di un magnate delle costruzioni di origine yemenita (Mohammed Awad Bin Laden) e di una donna di origine siriana, Osama nasce il 10 marzo 1957 a Riyadh, capitale dell’Arabia Saudita. All’età di 13 anni perde il padre. A 17 si sposa con la prima delle tre mogli, una ragazza siriana, sua parente. Il matrimonio a una così giovane età fa parte – per il suo carattere di protezione dalla corruzione e dall’immoralità – della rigida educazione religiosa che gli viene impartita. Compie tutti i suoi studi nelle scuole della città di Gedda, fino a conseguire la laurea in Management ed Economia all’università Re Abdul Aziz.

In questo periodo si accosta al movimento della “Fratellanza musulmana” e, negli anni che seguono, inizia a stringere sempre più stretti contatti con numerosi gruppi di integralisti islamici. Oltre che ad accumulare una discreta fortuna occupandosi della gestione dell’impresa paterna. Abbandonerà tale attività nel 1979 quando, a seguito dell’invasione dell’Afghanistan da parte di truppe sovietiche, si dedicherà ad aiutare i fratelli musulmani contro i “senzadio” comunisti. Inizia infatti ad investire le proprie ricchezze per reclutare volontari, e, in seguito, per addestrarli e per fornirgli le armi necessarie per combattere al fianco dei mujaheddin afgani. Crea così il gruppo del “Fronte di salvezza islamico”, potendo tra l’altro contare, oltre che sui propri fondi, anche sull’aiuto economico proveniente dagli Stati Uniti e sul appoggio della Cia (vedi sotto “Blowback”).

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