SINISTRA INDIPENDENTISTA A CARTE SCOPERTE
La nuova iniziativa della sinistra indipendentista basca che è stata presentata sabato a Pamplona, definisce definitivamente gli ambiti in cui il movimento basco vuole articolare la sua strategia politica. Al rinnovato appoggio alla iniziativa di 20 personalità internazionali che chiedono a ETA la dichiarazione di un alto al fuoco ed al Governo una risposta conseguente, la sinistra indipendentista ha aggiunto una valutazione sul dialogo tra le parti fallito nel 2007. In questo contesto la sinistra indipendentista considera che la repressione del Governo spagnolo e la risposta armata di ETA impediscono una soluzione dialogata al conflitto. Le reazioni politiche non si sono fatte attendere. Il movimento per la mediazione politica Lokarri ha sottolineato come questa dichiarazione sia un passo in avanti importante verso l’assunzione delle vie politiche e democratiche della sinistra indipendentista. Nulla di nuovo, per ora da parte dei partiti PSOE e PP e del governo spagnolo. IL PP attraverso il suo presidente nella Comunità autonoma basca, Basagoiti, ammette che non servono questi pronunciamenti ma solo “l’adesione alla Costituzione spagnola e la richiesta di perdono per le vittime provocate da ETA”. Idioa Mendia, portavoce del governo autonomo basco, guidato dal PSE con l’appoggio del PP, ha detto che “sorprende che la sinistra indipendentista non chieda direttamente a ETA di abbandonare la violenza una volta per tutte se questo è quello che stanno dicendo nel fondo”. Il Governo spagnolo non ha fatto dichiarazioni ufficiali. Solo il Ministro spagnolo Josè Blanco in una intervista apparsa oggi sul quotidiano basco “Deia”, rinnova il rifiuto di Madrid alla decisione della sinistra indipendentista definendola “un travestimento”. “O condanna la violenza o sarà condannata alla illegalità. La democrazia non può permettersi che in politica ci sia gente che giustifica l’ eliminazione di chi la pensa differentemente. Potranno rivestire le loro vecchie idee con nuovi indumenti però o condannano la violenza o non faranno politica”
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JOSEBA SARRIONAINDIA, SCRITTORE BASCO
Joseba Sarrionaindia (1958) scrittore poeta e saggista basco ha vinto il Premio Euskadi della letteratura , che istituisce il Governo della Comunità Autonoma Basca, per il libro “Moroak gara behelaino artean?”. La giuria ha motivato l’assegnazione del premio sottolineando che “era un opera molto solida formalmente, una grande opera, molto documentata, anche nella sua originalità. Passeranno gli anni e l’opera potrà convertirsi in un classico della cultura basca”.
Il libro affronta un epoca quella della guerra colonialista spagnola in Marocco negli anni 20 attraverso la descrizione di personaggi e visioni personali sulle culture e il mondo.
Sarrionaindia è considerato un referente della letteratura basca contemporanea. La sua prolifica opera ha attraversato la poetica il romanzo la saggistica passando per una scrittura letteraria sperimentale. Il suo lavoro è stato riconosciuto non solo dai numerosi lettori e lettrici che attendo la sue opere ma anche dalla critica letteraria come il Premio de la Critica di narrativa in euskera, istituito dalla Asociación Española de Críticos Literarios che concesse il premio a Sarrionaindia nel 1986, por Atabala eta euria (Il tamburo e la pioggia), una collezione di racconti e nel 2001 per Lagun izoztua (L’amico congelato), il suo primo romanzo.
Il premio Euskadi che ha una dotazione di 18.000 euro più 4000 euro se l’opera viene tradotta, non verrà dato a Sarrionaindia secondo quanto è stato annunciato dal Governo di Patxi Loepz. La motivazione è data dal fatto che Joseba Sarrioanidia è profuogo dal 1985 quando fuggi dal carcere di Martutene (San Sebtstian) con Inaki Pikaebea ambedue militanti di ETA. Dal 1985 Sarrionaindia scrive dall’ esilio senza che ufficialmente si conosca dove si trovi.
La notizia della concessione dell’ennesimo premio a lo scritto basco ha sollevato il consueto acceso dibattito sui mezzi d’informazione spagnoli. Curiosamente sul quotidiano della destra spagnola, La Razon, ad un articolo dal titolo “Governo basco concede premio a profugo di ETA”, un lettore commenta laconicamente: “Il Premio della Critica di narrativa in euskera è un premio che concede l’Associazione Spagnola dei Critici Letterari nel’l ambito del concorso annuale del Premio della Critica alla migliore opera in prosa scritta in esukera. Nel 1986 venne concesso a Joseba Sarrionaindia per “Atabala eta euria” e nel 2001 lo concessero un’altra volta per “Lagun izoztua”. Non sarà che è un gran scrittore?”
TRADIZIONE E SINCRETISMO di Joseba Sarrionaindia (1984)
Le attuali culture non sono alberi radicati nella terra che tendono i loro rami al vento senza muoversi dal loro luogo. Oggi, come mai nella storia, il mondo è aperto e ci sentiamo parte non solo della nostra terra natale ma di tutto questo mondo, al qualeSEMPRE E COMUNQUE COLPEVOLI!
Non c’erano dubbi che il giudice Baltazar Garzon avrebbe confermato la tesi accusatoria contro alcuni membri della sinistra indipendentista
THOMAS SANKARA
«La nostra rivoluzione avrà valore solo se, guardando intorno a noi, potremo dire che i Burkinabé sono un po’ più