AVVOCATI BASCHI DENUNCIANO INTERROGATORI ILLEGALI

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Gli avvocati Miguel Castells, Iñigo Iruin, Alvaro Reizabal, Ainhoa Baglietto, Kepa Landa, Josemari Elosua, Alfonso Zenon y Jone Goirizelaia hanno tenuto una conferenza stampa nel Collegio degli avvocati della Guipuzkoa per valutare il documento interno della Guardia Civil trovato dopo le perquisizioni realizzate nell’operazione del 14 aprile scorso. Nel documento si scrive come doevono essere realizzati le perquisizioni e gli interrogatori.  Ahinoa Baglietto ha detto che il dossier trovato, del quale la Guardia Civil ha ammesso l’esistenza, accredita che nei dispositivi ed attuazioni “antiterroriste” ci sono “zone franche dalla legalità, spazi di polizia autonomi con assenza di controllo giudiziario reale ed effetivo”.

Basandosi sulla propria esperienza e sulle dichiarazioni dei lo ro clienti, gli avvocati hanno affermato che quanto riportato nel documento in questione non è un fatto isolato, ma “forma parte” dalla attuazione della Guardia Civil.

Baglietto ha segnalato che si constata che “esistono equipes di interrogatorio e la stessa esistenza di interrogatori illegali” e che il trattamento che ricevono gli arrestati mira alle “autocolpevolezza”  Dopo aver sottolineato che si tratta di un documento “molto importante”, ha fatto appello all’ambito del Diritto ed alla società in generale per denunciare questa situazione ed evitare che si ripetano situazioni come quelle che si descrivono nel dossier.

Questa rilevazione conferma quanto veniva denunciato da decenni da persone arrestate ed avvocati. In una intervista che pubblichiamo questa settimana, il medico forense Paco Etxebarria, che per anni ha svolto la sua professione nella provincia della Guipuzcoa, ricorda l’impunità con la quale hanno agito  i corpi di sicurezza spagnoli ed la creazione di un potere di fatto. Anche il direttore del quotidiano basco Egunkaria chiuso nel 2003, Marcelo Otamendi, che venne arrestato assieme ad altri giornalisti e dirigenti del quotidiano con l’accusa di collaborazione con ETA, ha ricordato più volte le torture subite durante gli interrogatori della Guardia Civil. Tra le frasi che gli venivano ripetute una riguardava il potere del corpo di polizia militare spagnolo: “Dimenticati della Costituzione, dei tribunali. Qui comandiamo noi”. Il processo del caso Egunkaria si è chiuso quest’anno con l’assoluzione degli imputati.


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